Giro d'Italia 2025, tappa 18: vince Denz. Ayuso si ritira. Ordine d'arrivo e classifica
Il tedesco beffa gli ex compagni di una fuga monstre nella composizione e nel vantaggio su un gruppo da cui oggi esce di scena lo spagnolo dell'UAE Team Emirates-XRG

Nico Denz (Ansa)
Cesano Maderno, 29 maggio 2025 - La tappa 18 del Giro d'Italia 2025 vede l'arrivo della fuga e la vittoria di Nico Denz, bravo a beffare i tanti, tantissimi attaccanti di giornata: da quelli della prima ora, con Mads Pedersen, Wout Van Aert e Kaden Groves nei ranghi, giusto per citare i nomi più altisonanti, al drappello capace poi di evadere prima di incassare la beffa proprio del tedesco, il gregario che toglie la sua Red Bull-Bora-Hansgrohe dall'imbarazzo di non aver ancora vinto frazioni in questa Corsa Rosa maledetta anche per Juan Ayuso, che riparte con un occhio gonfio a causa della puntura di un'ape prima di ritirarsi mestamente dopo l'ennesimo calvario all'orizzonte. Dunque, parlando proprio di Red Bull-Bora-Hansgrohe, dopo Primoz Roglic il Giro d'Italia 2025 perde anche lo spagnolo, l'altro grande favorito della vigilia: per entrambi tante cadute e tanta sfortuna. Complice il grande caldo, per una volta il gruppo maglia rosa se la prende comoda, anche in previsione delle prossime due temibili frazioni, al punto che si sfiora l'incrocio con i fuggitivi nel circuito finale: il margine buono per evitare pericolosi ingorghi è 12'15" e, grazie anche al forcing della Q36.5 Pro Cycling Team, viene scongiurato il rischio di trasformare in un thriller anche una delle poche frazioni calme dell'intera edizione numero 108. Si torna a salire nella tappa 19, la Biella-Champoluc: 166 km con ben 5 GPM da scalare, di cui 3 di prima categoria, per un totale di 4.950 metri di dislivello.
La cronaca della tappa 18 del Giro d'Italia 2025
La Corsa Rosa riparte dai 144 km da Morbegno a Cesano Maderno: da scalare 3 GPM, il primo di seconda categoria e gli altri di terza, per un totale di 1.800 metri di dislivello che però non spaventano se si pensa alle fatiche alle spalle e a quelle in programma domani e sabato. Dopo diversi tentativi, si forma la fuga buona, che è formato maxi: in avanscoperta ci sono Nico Denz (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Kaden Groves, Fabio Van Den Bossche, Edward Planckaert (Alpecin-Deceuninck), Stefano Oldani (Cofidis), Christian Scaroni, Nicola Conci, Diego Ulissi (XDS Astana Team), Alessandro Verre (Arkéa-B&B Hotels), Jon Barrenetxea (Movistar Team), Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious), Dries De Bondt, Dorian Godon, Andrea Vendrame, Stan Dewulf (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Rémy Rochas (Groupama-FDJ), Francesco Busatto (Intermarché-Wanty), Ben Turner (Ineos Grenadiers), Mads Pedersen, Mathias Vacek, Daan Hoole (Lidl-Trek), Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step), Felix Engelhardt, Davide De Pretto (Team Jayco AlUla), Mirco Maestri, Mattia Bais (Team Polti VisitMalta), Wout Van Aert, Dylan Van Baarle (Visma-Lease a Bike), Manuele Tarozzi, Filippo Magli, Martin Marcellusi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Chris Hamilton, Alexander Edmondson (Team Picnic PostNL), Yannis Voisard, Larry Warbasse e Rick Pluimers (Tudor Pro Cycling Team). Ben presto comincia il calvario di Juan Ayuso (UAE Team Emirates-XRG), partito con un occhio gonfio a causa di una puntura di una vespa: calvario che conduce all'inevitabile ritiro. Il GPM di Parlasco (7,6 km con una pendenza media del 6,2% e massima dell'11%) vede prevalere Scaroni, mentre il traguardo volante di Primaluna sorride a Pedersen. Si torna a salire verso il Colle Balisio (4,6 km con una pendenza media del 3,3%): passa per primo ancora Scaroni, mentre Turner saluta la fuga a causa di un guaio meccanico. Il traguardo volante di Galbiate premia ancora Pedersen, mentre il GPM di Ravellino (9 km con una pendenza media del 4,4%) sorride di nuovo a Scaroni. La corsa va poi verso il Red Bull KM di Sirtori vede lo scatto di Tarozzi, Marcellusi e Rochas, che prendono rispettivamente 6", 4" e 2" di abbuono. I tre provano a beffare i compagni di fuga, che a loro volta possono contare su un vantaggio abissale su un gruppo che oggi se la prende molto comoda. In realtà, un brivido arriva proprio dal ritardo del plotone quando scavalla gli 11': il rischio temuto dall'organizzazione è che sul tracciato finale (il cui tempo di percorrenza è di circa 12'15") i fuggitivi e il gruppo possano 'reincontrarsi', con annessi problemi organizzativi anche delle ammiraglie e dei vari mezzi in corsa. Il Q36.5 Pro Cycling Team comincia ad accelerare il ritmo, ma la decisione della giuria non cambia: il gruppo maglia rosa, in caso di incrocio con i fuggitivi, sarà fermato, lasciando poi 5' agli attaccanti, che intanto cominciano a sfidarsi a colpi di scatti e controscatti, con Hoole, De Pretto, Maestri, Van Baarle, Conci, Warbasse, Denz, Edmondson, De Bondt e Planckaert a guadagnare tanto dopo una rotonda. Lo stesso Denz poi evade in solitaria ed è la mossa giusta, quella che mette nel sacco gli altri ormai ex compagni di fuga. In estremo relax, arriva poi il gruppo maglia rosa: una calma che nei prossimi due giorni, quelli del ritorno delle salite, diventerà un lontano ricordo.
Ordine d'arrivo tappa 18 Giro d'Italia 2025
1) Nico Denz (RBH) in 3h12'07"
2) Mirco Maestri (PTV) +1'01"
3) Edward Planckaert (ADC) +1'01"
4) Filippo Magli (VBF) +1'01"
5) Alexander Edmondson (TPP) +1'01"
6) Dries De Bondt (DAT) +1'01"
7) Daan Hoole (LTK) +1'01"
8) Davide De Pretto (JAY) +1'01"
9) Nicola Conci (XAT) +1'01"
10) Lawrence Warbasse (TUD) +1'01"
Classifica generale Giro d'Italia 2025
1) Isaac Del Toro (UAD) in 68h56'32"
2) Richard Carapaz (EFE) +41"
3) Simon Yates (TVL) +51"
4) Derek Gee (IPT) +1'57"
5) Damiano Caruso (TBV) +3'06"
6) Egan Bernal (IGD) +4'43"
7) Giulio Pellizzari (RBH) +5'02"
8) Einer Rubio (MOV) +6'09"
9) Adam Yates (UAD) +7'45"
10) Michael Storer (TUD) +7'46"
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