Giro d'Italia 2025, Pidcock sul suo flop: “Colpa della mancata preparazione”

Il britannico, 16esimo in classifica generale e senza acuti, se la prende con il ritardo nella comunicazione delle wild card: "Fino a poche settimane prima dell'inizio della corsa non sapevamo neanche di partecipare"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
7 giugno 2025
Tom Pidcock (Ansa)

Tom Pidcock (Ansa)

Roma, 7 giugno 2025 - Il Giro d'Italia 2025 è stata la corsa delle sorprese: positive, come il vincitore Simon Yates e la giovane rivelazione Isaac Del Toro, ma anche negative, con Tom Pidcock a portare suo malgrado il vessillo di corridore tra i più attesi ma più anonimi dell'intera edizione.

Le dichiarazioni di Pidcock

 Né corridore da classifica generale, nonostante il comunque buon 16esimo posto finale, né corridore da caccia alle fughe o alle tappe, quello che forse era più lecito attendersi: nella sua prima Corsa Rosa, il britannico è stato un pallido ibrido che ha deluso tutto, compreso se stesso, ma non senza attenuanti, come dichiarato ai microfoni di The Times a poco meno di una settimana dalla fine delle ostilità. "Non avevo la giusta preparazione per una corsa di quel genere. Non ho fatto nessun periodo di allenamento in altura, o cose simili, prima di prendere il via. Ci sono andato direttamente dopo aver finito il periodo delle Classiche delle Ardenne. E' stato ben diverso, invece, per tutti gli altri corridori che hanno puntato alla classifica generale". In effetti, al di là della legittima caccia ad alibi personali, mai come quest'anno le wild card (di cui ha usufruito anche la Q36.5 Pro Cycling Team) sono state annunciate con forte ritardo anche a causa della modifica varata dall'Uci sulla quantità delle stesse (da 4 a 5): la modifica è entrata in vigore il 31 marzo, e a poche ore dall'annuncio Rcs ha diramato i propri inviti. Pidcock rilancia la sua teoria sulle cause del visibile ritardo di condizione proprio e del resto della squadra svizzera. "Abbiamo saputo giusto qualche settimana prima della partenza che avremmo partecipato. Questa modifica di quest'anno non ci ha messo nelle condizioni migliori, ma posso dire di aver comunque provato a fare il massimo".

Le dichiarazioni di Lefevere su Evenepoel

 Dal recente passato al prossimo futuro: archiviato il Giro d'Italia 2025, è tempo di pensare al Giro del Delfinato 2025, in programma dall'8 al 15 giugno. Molti pensano al solito duello, antipasto del Tour de France 2025, tra Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard, ma anche Remco Evenepoel scalpita, come affermato da Patrick Lefevere, ex team manager della Soudal Quick-Step, ai microfoni di Het Nieuwsblad. "L'anno scorso Remco ha vinto la cronometro, è salito in testa alla classifica generale ma poi è scivolato indietro nel corso delle tappe di montagna. Tutti erano delusi, compreso proprio Remco che è un corridore che vuole sempre vincere. Io, invece, ero felice, perché dal termine del Giro del Delfinato alla fine del Tour de France passeranno diverse settimane e chi sarà al top della condizione ora potrebbe non esserlo al termine di luglio". Per Lefevere, dunque, meglio pensare al futuro, anche perché la questione vittoria dovrebbe essere appannaggio di uno tra Pogacar e Vingegaard. "Penso che nessuno dei due sarà al massimo della condizione. Vingegaard, come Evenepoel, ha corso poco negli ultimi mesi e quindi vorrà testarsi, ma di nessuno dei due mi preoccuperei in caso di risultato negativo".Leggi anche - Giro del Delfinato 2025, tappa 1: percorso, favoriti e orari tv  

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