Giro d'Italia 2025, la Red Bull-Bora-Hansgrohe punta su Roglic: "Può vincere"

La squadra tedesca, tramite il direttore sportivo Algan, spiega la scelta di far correre solo due gare allo sloveno in primavera: "Nonostante sia ancora un corridore in crescita, dobbiamo gestire meglio le energie"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
14 febbraio 2025
Primoz Roglic (Ansa)

Primoz Roglic (Ansa)

Roma, 14 febbraio 2025 - Alla voce dei corridori più presenti nel calendario primaverile, almeno per il 2025, non figura di certo Primoz Roglic, che prima del Giro d'Italia e del Tour de France sarà al via praticamente solo di due corse: una scelta ponderata della Red Bull-Bora-Hansgrohe anche pensando all'età avanzata e alle proprie priorità.  

Le dichiarazioni di Aldag

 Lo sloveno sarà infatti atteso dalla Volta ao Algarve, in programma dal 19 al 23 febbraio, e poi dalla Volta a Catalunya, che comincerà il 24 marzo: per rivederlo in gara toccherà aspettare poi fino al Giro d'Italia, per una decisione che viene spiegata ai micrifoni di CyclingNews da Rolf Aldag, direttore sportivo della Red Bull-Bora-Hansgrohe. "Non vogliamo mettere corse tra Giro d'Italia e Tour de France. Primoz, a meno che non abbia problemi fisici, non è solito presentarsi a gare in cattive condizioni. Lui sa cosa deve fare e non è preoccupato dagli avversari. Il primo obiettivo sarà il Giro d'Italia: vincerlo permetterebbe a tutti un approccio più calmo e rilassato in vista del Tour de France". Un ottimo approccio, almeno in teoria, per togliere pressione a un corridore che notoriamente ha proprio nella Grande Boucle forse l'unico tassello mancante a una carriera impreziosita da diversi acuti. "Sappiamo che Roglic, nonostante l'età, è ancora in crescita: non pensiamo che sia arrivato al massimo delle sue potenzialità. Da quel che vediamo sta ancora migliorando, ma ovviamente ciò non significa che possiamo avere un controllo su ciò che fanno corridori del calibro di Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard. Possiamo solo pensare a noi e dire che se faremo tutto bene allora saremo competitivi". In realtà, per essere competitivo a Roglic servirà anche per pizzico di fortuna in più mancata in un Tour de France abbandonato nel 2024 a causa di una caduta. "A prescindere da quello, l'anno scorso abbiamo comunque fatto degli errori nella marcia di avvicinamento alla Grande Boucle. Abbiamo affrontato un periodo di altura, poi il Giro del Delfinato e infine un'altra fase in altura e ciò ha probabilmente portato l'intera squadra con poca freschezza mentale e fisica al Grand Départ. E quando è così - conclude Aldag - purtroppo poi non recuperi in pochi giorni".

Il programma di Pidcock

Intanto, il Q36.5 Pro Cycling Team ha reso noto il programma di Tom Pidcock, il pezzo pregiato del proprio ciclomercato. Si partirà dalla Vuelta a Andalucia prima della Omloop Het Nieuwsblad: la primavera in Italia toccherà Strade Bianche, Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo prima delle Ardenne, con Freccia del Brabante, Amstel Gold Race e Freccia Vallone nel programma prima della chiusura alla Liegi-Bastogne-Liegi. Per quanto riguarda i Grandi Giri, vige ancora molta incertezza causata dalle wild card che devono ancora essere ufficializzate: il discorso vale soprattutto per il Giro d'Italia, che in caso di fumata bianca potrebbe rientrare nei piani del britannico.

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