Giro d'Italia 2025, tappa 11: vince Carapaz. Ordine d'arrivo e classifica generale

L'ecuadoriano scatta sull'ultima salita di giornata e si prende la frazione, gli abbuoni e il sesto posto in graduatoria. Guida ancora Del Toro, secondo, che allunga di 6" sui rivali

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
21 maggio 2025
Richard Carapaz (Ansa)

Richard Carapaz (Ansa)

Castelnovo Ne' Monti, 21 maggio 2025 - La tappa 11 del Giro d'Italia 2025 premia Richard Carapaz, che trova la sua quarta vittoria parziale in una Corsa Rosa tra l'altro vinta nel 2019. L'ecuadoriano, scattando sull'ultima salita di giornata, in un colpo solo si toglie una soddisfazione personale e lancia un messaggio forte in ottica di una classifica generale ancora guidata da Isaac Del Toro, che si aggiudica la volatina del gruppo e incamera 6" di abbuono: per il corridore dell'EF Education-EasyPost si passa dal nono posto di ieri al sesto attuale. Il tutto con le cronometro ormai tutte alle spalle e all'orizzonte tante montagne, il terreno fertile per Carapaz, in particolare nell'ultima settimana. L'UAE Team Emirates-XRG continua a fare il bello e il cattivo tempo e non solo per la leadership del 'cavallo pazzo' Del Toro, chiamato nei prossimi giorni a evitare rischi e pericoli prima degli esami decisivi, quelli che stabiliranno definitivamente le gerarchie interne: la certezza oggi è che Juan Ayuso continua a marcarsi stretto con Primoz Roglic, oggi entrambi piuttosto nascosti nella giornata che ha proposto il ritorno della Corsa Rosa sull'Alpe San Pellegrino. La tappa 12, la Modena-Viadana (Oglio-Po), propone 172 km con una prima parte di tracciato molto mossa e 2 GPM di terza categoria da scalare, per 1.700 metri di dislivello, e una seconda invece totalmente piatta. Fuga o volata? Ai corridori il compito di risolvere l'arcano.

La cronaca della tappa 11 del Giro d'Italia 2025

  La Corsa Rosa riparte dai 186 km da Viareggio a Castelnovo Ne' Monti: in programma 3 GPM e ben 3.850 metri di dislivello che, come da previsioni, fanno subito gola ai cacciatori di fughe. Infatti, scatti e controscatti si susseguono senza che inizialmente si formi l'attacco buono. Dopo diversi tentativi, si avvantaggiano Mattia Cattaneo (Soudaql Quick-Step) e Yannis Voisard (Tudor Pro Cycling Team), con Alessandro Verre (Arkéa-B&B Hotels) a inseguire. Niente da fare, dopo che in precedenza ci avevano già provato Fabio Van Den Bossche (Alpecin-Deceuninck), Owain Doull (EF Education-EasyPost) e Martin Marcellusi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), oltre a diversi scatti pure di Mads Pedersen (Lidl-Trek) e Wout Van Aert (Visma-Lease a Bike). Il traguardo volante di Borgo a Mozzano premia Xabier Mikel Azparren (Q36.5 Pro Cycling Team), scattato insieme a Steven Kruijswijk (Visma-Lease a Bike). La situazione si rimescola, sempre a caccia della fuga buona, sullo strappo di Barga (3,6 km con una pendenza media del 6%), sul quale il gruppo si spezza: a sorpresa tira la maglia rosa Isaac Del Toro (UAE Team Emirates-XRG), seguito da Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) prima che dalle retrovie venga chiusa la frattura. In discesa ci provano Wout Poels (XDS Astana Team) e Wilco Kelderman (Visma-Lease a Bike), che approcciano al comando le prime rampe della temutissima salita dell'Alpe San Pellegrino (13,7 km con una pendenza media dell'8,8% e massima del 19%). I due battistrada attendono l'arrivo di un maxi plotone dalle retrovie nel quale c'è anche Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team), che scollina per primo e in totale solitudine: vanno invece in difficoltà Simon Yates (Visma-Lease a Bike), Adam Yates (UAE Team Emirates-XRG), Mathias Vacek (Lidl-Trek), Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), Davide Piganzoli (Team Polti VisitMalta) e Giulio Pellizzari (Red Bull-Bora-Hansgrohe), mentre tra i big il primo e unico scatto è quello di Egan Bernal (Ineos Grenadiers). Poels si riporta sulla testa della corsa: con lui ci sono Luke Plapp (Team Jayco AlUla), Nairo Quintana (Movistar Team) e Pello Bilbao (Bahrain Victorious). Il traguardo volante di Cerredolo premia Fortunato davanti a Plapp prima che per i fuggitivi cominci la salita di Toano (11,1 km con una pendenza media del 4,9% e massima del 10%): ancora una volta a passare per primo allo scollinamento è l'emiliano, sempre più padrone della maglia azzurra. Il Red Bull KM di Villa Minozzo premia invece Quintana, a cui vanno 6" di abbuono: Fortunato deve accontentarsi di 4" e Bilbao di 2". La corsa sembra finita a favore dei cinque battistrada, ma la Q36.5 Pro Cycling Team e soprattutto la Lidl-Trek non ci stanno e cominciano a tirare, facendo crollare il margine dei 5. La situazione si infiamma sulla salita di Pietra di Bismantova (5,8 km con una pendenza media del 5,8% e massima del 12%). La prima fiammata tra i big è di Richard Carapaz (EF Education-EasyPost): la prima vittima è Fortunato, ma ormai tutti i suoi quasi ex compagni di fuga sono nel mirino del plotone. L'ecuadoriano riparte e fa il vuoto, con Del Toro che prova a chiudere in prima persona, tallonato come al solito da Tiberi. Carapaz scollina in solitudine con un margine di 30" sul gruppo, tirato dall'UAE Team Emirates-XRG senza però troppa convinzione. Dopo l'ultimo strappo in salita, la situazione cambia grazie al lavoro di Adam Yates, ma la vittoria va a Carapaz, con Del Toro a vincere la volata di gruppo, prendendo 6" di abbuono: al terzo posto si piazza Giulio Ciccone (Lidl-Trek).  

Ordine d'arrivo tappa 11 Giro d'Italia 2025

1) Richard Carapaz (EFE) in 4h35'20" 2) Isaac Del Toro (UAD) +10" 3) Giulio Ciccone (LTK) +10" 4) Tom Pidcock (Q36) +10" 5) Egan Bernal (IGD) +10" 6) Antonio Tiberi (TBV) +10" 7) Juan Ayuso (UAD) +10" 8) Einer Rubio (MOV) +10" 9) Derek Gee (IPT) +10" 10) Diego Ulissi (XAT) +10"

Classifica generale Giro d'Italia 2025

  1) Isaac Del Toro (UAD) in 38h47'01" 2) Juan Ayuso (UAD) +31" 3) Antonio Tiberi (TBV) +1'07" 4) Simon Yates (TVL) +1'09" 5) Primoz Roglic (RBH) +1'24" 6) Richard Carapaz (EFE) +1'56" 7) Giulio Ciccone (LTK) +2'09" 8) Brandon McNulty (UAD) +2'16" 9) Adam Yates (UAD) +2'33" 10) Thymen Arensman (IGD) +2'33"

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