Giro d'Italia 2025, Van Aert: "Voglio indossare la maglia rosa"

Il belga, archiviata la stagione del ciclocross, pensa agli obiettivi su strada: "Se dovessi vincere Fiandre e Parigi-Roubaix potrei anche andare in vacanza fino a fine anno"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
4 febbraio 2025
Wout Van Aert (Ansa)

Wout Van Aert (Ansa)

Roma, 4 febbraio 2025 - Almeno a parole, la recente sconfitta nei Mondiali di ciclocross patita per mano dell'acerrimo rivale Mathieu Van Der Poel è stata assorbita senza grossi contraccolpi: Wout Van Aert a Liévin ha accolto di buon grado l'argento maturato anche perché nel mirino c'è già la stagione su strada. Con tanto di 'fioretto' in vista in caso di clamorosa doppietta tra Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix e pensieri in rosa in vista del Giro d'Italia 2025.  

Le dichiarazioni di Van Aert

La chiacchierata del belga ai microfoni di Eurosport è partita proprio dall'ultimo appuntamento nel fango. "E' stato un peccato non essere riuscito a stare dietro a Van Der Poel fin dal primo giro. Avrei potuto mettergli un po' di pressione e invece così lui è riuscito a controllare bene la gara senza prendere rischi. Sinceramente però sapevo di partire dalla quarta fila prima di partecipare e quindi preferisco non lamentarmi". Chissà che a Van Aert, dopo qualche indicazione di senso opposto nello scorso autunno, per il futuro non sia tornata la voglia di dare più spazio al vecchio amore chiamato ciclocross. "Vorrei tornare a fare 15-20 gare a stagione, ma so che non è possibile perdere più di un mese di allenamento rispetto ai corridori su strada che fanno lunghi training camp e una preparazione specifica. So di non avere più molte occasioni davanti. Quando nel 2020 sono arrivato secondo al Giro delle Fiandre dietro a Van Der Poel pensavo di avere molte altre chance di vincere una Classica Monumento sul pavé. Eccoci invece qui nel 2025 e, a parte il terzo posto alla Parigi-Roubaix, da allora non ho mai più lottato per la vittoria. Si vede che gli anni passano in fretta". Insomma, compiuti i 30 anni per Van Aert arriva il consueto agrodolce momento dei primi bilanci, nel suo caso appesantiti dalle tante, troppe, cadute: non ultima quella rovinosissima occorsa l'anno scorso alla Dwars door Vlaanderen. "Probabilmente in quel momento ero al top della forma nella mia carriera: l'obiettivo è tornare a quel livello prima del Giro delle Fiandre". E qui scatta il 'fioretto'. "Se dovessi fare la doppietta Giro delle Fiandre-Parigi-Roubaix, potrei andare in vacanza fino a fine anno". Battute a parte, all'orizzonte in primavera c'è finalmente il tanto atteso debutto al Giro d'Italia. "Nelle volate sarò il lead out di Olav Kooij, quindi non penso di lottare per la maglia ciclamino. Il sogno però è indossare quella rosa nelle prime tappe, senza però cercare di tenerla per due settimane se dovessi riuscirci, perché questo comporterebbe il rischio di non poter più lottare per le vittorie di tappa".

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