Giro d'Italia 2025, Vingegaard motiva il no: "Voglio arrivare al meglio al Tour"

Il danese non nega però l'opzione della doppietta con la Vuelta: "Due anni fa mi sono divertito"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
24 gennaio 2025
Jonas Vingegaard (Ansa)

Jonas Vingegaard (Ansa)

Roma, 24 gennaio 2025 - Per molti, il tracciato del Giro d'Italia 2025 era disegnato praticamente a sua misura a mo' di invito affinché volesse emulare le gesta del rivale Tadej Pogacar a distanza di appena un anno: invece Jonas Vingegaard, a sorpresa, dice di no alla Corsa Rosa, per una scelta motivata ai microfoni di Eurosport.

Le dichiarazioni di Vingegaard

 "Con la squadra abbiamo inizialmente parlato di cosa volessimo fare e il Giro d'Italia era nei piani, ma poi ci siamo detti di voler cercare di arrivare al Tour de France nella miglior condizione possibile. Quello sarà il nostro obiettivo principale e tutto il resto, poi, si vedrà". Nel 'resto' sembra esserci inclusa la Vuelta. "Quando due anni fa ho fatto Tour de France e Vuelta nello stesso anno, a essere onesto, ho avuto belle sensazioni e quindi anche questo pensiero è una delle motivazioni di questa nostra scelta". Dunque, ci sono serie possibilità che le due corse made in Aso possano avere al via sia Vingegaard che Pogacar, con quest'ultimo che andrà a caccia della Tripla Corona da completare a tempo di record e il primo a provare invece a mettergli i bastoni tra le ruota. Il Giro d'Italia, invece, per quanto riguarda la Visma-Lease a Bike si consolerà con Simon Yates come capitano, mentre da parte dell'UAE Team Emirates mancano ancora linee guida definitive: tutto spinge per un triumvirato nel segno dell'altro Yates, Adam, e di Juan Ayuso e Isaac Del Toro.

Le dichiarazioni di Hayter

Poi c'è chi come Ethan Hayter avrebbe voluto essere al via di un qualsiasi Grande Giro, trovandosi però il no secco della propria squadra: una scelta comprensibile, se non fosse che non si parla più di quella Ineos Grenadiers con la quale era in rotta da tempo, bensì della Soudal Quick-Step, che pronti, via e scontenta il suo nuovo corridore. "L'atmosfera è comunque più fresca rispetto al mio passato, con i membri dello staff che a volte sono addirittura più entusiasti di noi di andare in ritiro. Sento la passione che permea questa squadra, che fin dall'inizio ha detto di credere in me e di fare di tutto per farmi migliorare". Esiste però un 'ma' bello grosso che il britannico non nasconde nella sua chiacchierata ai microfoni di Sporza. "Sarò a Freccia del Brabante, Amstel Gold Race, Tour of Oman, Volta a Catalunya, Giro dei Paesi Baschi e Giro di Romandia, ma neanche quest'anno avrò la possibilità di vincere tappe in un Grande Giro. Non lo definirei un problema, ma è un po' quello che accadeva alla Ineos Grenadiers. Pensavo al Giro d'Italia, ma lì il leader sarà Mikel Landa, ma non avrei problemi neanche a fare la Vuelta accanto a Tim Merlier (fresco di rinnovo, ndr). Non penso che ci sono sprint dove lotteremmo uno contro l'altro, perché io posso competere nelle tappe dove i velocisti si staccano. Un peccato che neanche nel 2025 tornerò in un Grande Giro, assaggiato solo una volta per dieci giorni (in occasione della Vuelta 2022, ndr)".

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