Giro d’Italia: Garofoli lotta con due costole rotte e punta alle tappe di montagna
Gianmarco Garofoli, nonostante due costole rotte, continua a lottare al Giro d’Italia con la Soudal Quick-Step.

Gianmarco Garofoli
Non può essere che un buon bilancio quello di Gianmarco Garofoli dopo dieci giorni di gara al Giro d’Italia. Nonostante due costole rotte, ‘regalo’ della caduta nella tappa di Napoli, la sesta, di giovedì, e tre forature, domenica, nella frazione con gli sterrati. Che non gli hanno tolto comunque grinta e voglia di lottare. Prendi ieri. Nella crono da Lucca a Pisa ha chiuso 20esimo, davanti a nomi importanti. L’indomani della caduta, venerdì, è stato in fuga per quasi tutto il giorno (alla terza tappa, a Valona, invece aveva colto l’11° posto). Da Castel di Sangro a Tagliacozzo il ragazzo della Soudal Quick-Step, classe 2002, è stato in fuga per buona parte della frazione, ripreso solo ai -5 assieme ad altri tre coraggiosi. E anche nella tappa con arrivo marchigiano di sabato a Castelraimondo Garofoli sperava di essere protagonista. "Ci ho provato, ma dopo la tappa di venerdì le gambe non erano al 100% - ha spiegato nei giorni scorsi ai microfoni Rai -. E’ andata comunque bene, sono contento per Ulissi che ha vestito la maglia rosa, ma il Giro è appena iniziato, è solo la prima settimana, ce ne sono ancora di tappe". Anche se nella prima settimana non sono mancate paure (con la rovinosa caduta di capitan Landa) ed emozioni. "Il vero Giro è iniziato quando siamo arrivati in Italia. Di squadra in Albania abbiamo iniziato con il piede sbagliato perdendo il nostro capitano. La perdita di Mikel (Landa, ndr) è stata una grossa perdita. Abbiamo dovuto reinventarci, si sono create delle nuove opportunità. Questa prima parte di Giro posso dire che è andata abbastanza bene a livello personale. Cercherò di sfruttare l’opportunità di avere più spazio provando a vincere qualche tappa. Giorno per giorno valuteremo come muoversi, cercheremo di fare il nostro meglio. Ci riproverò nelle tappe di montagna".
Magari sin dalla tappa odierna dove la salita non manca da Viareggio a Castelnovo Ne’ Monti. Insomma Garofoli sembra essere sulla strada giusta dopo la miocardite del 2022 che lo ha tenuto lontano dalla bici per 7 lunghi mesi. "Ho rischiato di non correre neanche più in bici, ma per fortuna si è risolto tutto". Poi quest’anno il cambio casacca, dall’Astana alla Soudal Quick-Step. "Avevo bisogno di cambiare aria dopo le sfortune delle scorse annate. Ho ritrovato una nuova vita e una squadra che crede nelle mie capacità. Sono felice e sembra che tutte le cose si stiano mettendo in fila per tornare vincente". Di sicuro il giovane fidardense vorrà essere ancora protagonista, come ha fatto venerdì "dove sono andato molto forte, ma purtroppo non sono riuscito a cogliere nessun risultato".
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