Giro d'Italia: Isaac Del Toro brilla sulle strade bianche, primo messicano in rosa

Isaac Del Toro conquista la maglia rosa al Giro d'Italia, dominando la tappa delle strade bianche e superando avversari come Ayuso e Roglic.

di ANGELO COSTA
19 maggio 2025
Wout Van Aert ha vinto la sua prima tappa al Giro d’Italia, era al debutto

Wout Van Aert ha vinto la sua prima tappa al Giro d’Italia, era al debutto

Ben arrivato Giro: dopo nove giorni di gara, finalmente una tappa. E che tappa: la temuta sfida sulle strade bianche non tradisce, è uno spettacolo. Abbiamo anche l’ennesimo baby fenomeno, fin qui intuito: nel polverone degli sterrati senesi, Isaac Del Toro si rivela in tutto il suo splendore. Ventun anni, vincitore di un Tour giovanile, è il primo messicano a tingersi di rosa: ha tutta l’aria di non esser un punto d’arrivo, bensì di partenza.

Decolla il Giro, grazie a un ragazzino che quando riceve il via libera fa a brandelli una corsa dove coraggio e forza vanno a braccetto con la sfortuna: a Del Toro basta non aver intoppi per dimostrarsi di una taglia superiore. Rispetto al suo compagno favorito Ayuso, meno pronto di lui al momento dell’attacco complice una caduta, a vincitori di giri come Bernal e Carapaz, ma soprattutto a Roglic, il più bersagliato dalla sorte: la sua caduta a 51 chilometri da Siena, seguita da foratura, fa esplodere la tappa.

Del Toro scatenato, impressionante per voracità e personalità, inevitabilmente padrone di una classifica dove alle spalle c’è Ayuso: il Giro in mano a un paio di bimbi. Quale sia la carta forte della Uae inizierà a dirlo la crono di domani a Pisa, dopo il riposo, intanto quei due sono là e gli altri inseguono. "Roma è lontana, intanto mi godo un sogno per me e il mio Paese. Volevo vincer la tappa, ma in un giorno così non posso dirmi deluso", dice il messicano, che a chi chiede se dovrà chiarirsi con Ayuso, ipotizzando l’inizio di una rivalità interna, replica: "Siamo amici, perché mai?".

Nel giorno che consacra Del Toro, di notizie importanti ne arrivano tante. Una è l’atteso Wout Van Aert, autore di due imprese: resistere alla furia del messicano e batterlo all’arrivo, togliendosi l’etichetta di perdente di successo. Bello che succeda dove ha vinto la Strade Bianche, bellissimo che accada davanti alla famiglia, bello anche l’omaggio del belga al pupo che l’ha portato a spasso: "Tanto di cappello, per stargli dietro ho dato l’anima".

L’altra notizia sono i ragazzi italiani: Tiberi respira già aria di podio dopo una prova perfetta, Ciccone è ancora in alta quota, Pellizzari che scorta l’ammaccato Roglic si conferma il campione di domani.

Ordine d’arrivo 9ª tappa Gubbio-Siena: 1) Wout Van Aert (Bel, Visma) km 181 in 4h 15’08’’ (media 42,566), 2) Del Toro (Mex) st, 3) Ciccone a 58’’, 4) Carapaz (Ecu) st, 5) S. Yates (Gbr) a 1’, 6) Tiberi st, 7) Ayuso (Spa) a 1’07’’, 9) Bernal (Col) st, 19) Roglic (Slo) a 2’22’’, 42) Ulissi a 5’10’’.

Classifica: 1) Isaac Del Toro (Mex, Uae) in 33h 36’45’’, 2) Ayuso (Spa) a 1’13’’, 3) Tiberi a 1’30’’, 4) Carapaz (Ecu) a 1’40’’, 5) Ciccone a 1’41’’, 6) S. Yates (Gbr) a 1’42’’, 7) Bernal (Col) a 1’57’’, 10) Roglic (Slo) a 2’25’’.

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