Il Bondone apre le danze: Roglic, Thomas e Almeida, è l’ora di gettare la maschera

di ANGELO COSTA -
23 maggio 2023

di Angelo Costa

Ultima chiamata per il Giro: da oggi c’è da costruire una classifica. Fin qui appena affiorata: i tre più accreditati per l’albo d’oro (il gallese Thomas, lo sloveno Roglic e il portoghese Almeida) sono stretti in 22 secondi, chi spera di infastidirli poco più in là. E’ il risultato di due settimane in cui, ai piani alti, è mancata la battaglia: più per pigrizia che per assenza di terreno. ADESSO il terreno c’è: la tanto invocata terza settimana servirà un menu da brividi, almeno sulla cartina. Si parte col Bondone, salita ricca di epica e di storia, a seguire da giovedì Zoldo Alto, Tre Cime di Lavaredo e cronoscalata di Monte Lussari in fila. Delle ultime due sono noti la cattiveria, ma pure i rischi: è soprattutto qui che l’ultima parola toccherà al tempo, inteso come meteo, vero dominatore di questa edizione. Se l’organizzazione dovrà far ricorso al piano B, a rimetterci non sarà solo lo spettacolo del Giro, ma pure chi ha rimandato alle giornate finali la sua strategia d’attacco.

NELLA SETTIMANA che conta, l’uomo da tener d’occhio è Roglic: ha corso al risparmio, sapendo che per vincere il Giro potrebbe bastargli una tappa, la crono in salita. Memore dell’esperienza al Tour di tre anni fa, quando arrivò stanco a un’analoga sfida decisiva, sta facendo il contrario: a Thomas e Almeida, ma pure a tutti gli altri, il compito di farlo uscire dalla tana. Intanto prepara l’uscita un grande della velocità: Mark Cavendish, 38 anni appena fatti, annuncia l’addio per fine stagione. Prima vorrebbe concedersi un lusso: vincere una tappa al Tour per avere il record di successi che al momento divide con Merckx. La classifica: 1) Bruno Armirail (Fra, Groupama) in 61h 38’ 06’’, 2) Thomas (Gbr) a 1’08’’, 3) Roglic (Slo) a 1’10’’, 4) Almeida (Por) a 1’30’’, 5) Leknessund (Nor) a 1’50’’, 6) Caruso a 2’36’’, 7) Kamna (Ger) a 3’02’’, 19) Velasco a 10’32’’.

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