Kuurne-Bruxelles-Kuurne 2025, Groves ammonito per aver esultato alla vittoria di Philipsen

L'Alpecin-Deceuninck fa festa per il belga, ma la gioia dell'australiano viene stroncata dal giallo e dal declassamento comminati dalla giuria in base alle regole in vigore da quest'anno

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
3 marzo 2025
Kaden Groves (Ansa)

Kaden Groves (Ansa)

Roma, 3 marzo 2025 – La nuova stagione ciclistica, ancor prima del suo reale svolgimento, è già passata alla storia per le tante innovazioni apportate al regolamento dall'Uci con il fine di ridurre le cadute in gruppo. Tra esse spiccano i cartellini gialli comminati per le irregolarità commesse durante le volate, ma non solo: ne sa qualcosa Kaden Groves, attore non protagonista alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne 2025 vinta dal compagno di squadra Jasper Philipsen.

Le motivazioni del cartellino giallo a Groves

Proprio nel successo del capitano dell'Alpecin-Deceuninck risiede la motivazione del provvedimento disciplinare comminato all'australiano, che è stato pure declassato all'arrivo, passando dal decimo al 57esimo posto finale. Non solo: da questo momento in poi Groves dovrà prestare ancora più attenzione ai propri comportamenti, perché 3 ammonizioni in 1 mese portano a una sospensione di 14 giorni, mentre 6 in anno conducono a uno stop di 1 mese. Tutto è nato perché il corridore ha esultato per la vittoria del compagno di squadra al quale aveva tirato la volata: un atteggiamento istintivo che però da quest'anno è vietato, come ha sperimentato in prima persona Groves.

Polemiche al Tour of Ruanda 2025

Le preoccupazioni per i Mondiali in Ruanda (finiti nel mirino anche del Parlamento Europeo), a causa della vicinanza con il Congo e il coinvolgimento del governo centrale negli attacchi dei guerriglieri ribelli M23 nella regione del Kivu, sono già tante nonostante all'evento manchino ancora tanti mesi e ad alimentarle ci pensa quanto accaduto al Tour of Ruanda 2025, andato in archivio con la vittoria di Fabien Doubey. Una vittoria, la prima in carriera del corridore del Team TotalEnergies, in realtà molto contestata da più fronti per la modalità: l'ultima tappa è stata infatti annullata a causa della presunta scivolosità della pavimentazione denunciata da vari corridori. In primis aveva avuto luogo una neutralizzazione a causa di una caduta che aveva buttato giù più di metà gruppo, pur senza conseguenze. Tra i fautori della sospensione spiccava proprio Doubey, che a un certo punto, secondo quanto riportato da L'Équipe, si è piazzato avanti al plotone impedendo il prosieguo di una corsa già minacciata dall'allerta meteo e che lo vedeva già al comando della classifica generale.

"Sono stato portavoce di quello che voleva il gruppo: tanti corridori sono venuti da me a spingermi a parlare con gli organizzatori perché non c'era la voglia di correre altri rischi, che sarebbero stati legati in particolare al passaggio sul pavé". In realtà, sono diversi i corridori che hanno contraddetto il francese (su tutti Henok Mulubrhan e Milan Donie), attaccato poi anche dagli organizzatori della corsa africana. "Fin dall'inizio abbiamo fatto di tutto per garantire la sicurezza e tutto stava andando per il meglio. Non sapevamo però che un singolo corridore potesse impedire lo svolgimento di una gara".

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