Liegi-Bastogne-Liegi Femminile 2025, vittoria storica per Le Court Pienaar

La mauriziana batte in volata Pieterse e Vollering, diventando la prima africana a imporsi in una Monumento. Male Longo Borghini: la migliore italiana è Trinca Colonel, ottava nel gruppetto regolato da Kopecky

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
27 aprile 2025
Kimberley Le Court Pienaar vince la Liege Bastogne Liege (Ansa)

Kimberley Le Court Pienaar vince la Liege Bastogne Liege (Ansa)

Liegi (Belgio), 27 aprile 2025 - L'illusione ottica di un doppio iride vincente alla Liegi-Bastogne-Liegi 2025 per un attimo c'è stata, ma la realtà è ben diversa: al successo sponda maschile di Tadej Pogacar non fa eco quello dell'omologa per titolo mondiale Lotte Kopecky, perché la Doyenne femminile va a Kim Le Court Pienaar e la maglia ha ben altri significati.

La cronaca della gara

La campionessa mauriziana dell'AG Insurance-Soudal, nata a Pretoria da padre delle Mauritius e mamma scozzese, incarna perfettamente lo spirito di un ciclismo che sta allargando i propri confini geografici. Guai però a ridurre il successo della classe '96, che con una volata poderosa batte Demi Vollering, l'unica ad avere in carniere la corsa di Liegi contando anche la quarta piazzata Cédrine Kerbaol, e Puck Pieterse, a un semplice discorso di globalizzazione. La stessa atleta ci ha tenuto a ricordare i tanti problemi avuti in gara oggi, tra crampi e altre noie fisiche che sembravano averla tirata fuori dai giochi con largo anticipo. C'è stato infatti un momento in cui Le Court Pienaar aveva perso le ruote del gruppo delle migliori: stesso destino toccato sulla Cote de la Redoute a Elisa Longo Borghini, con la differenza che stavolta il colpo di scena del ritorno di fiamma non c'è. Per la piemontese una giornata estremamente negativa, per una chiusura da dimenticare della stagione delle Classiche. Alla fine, il compito di tenere alta la bandiera tricolore va a Monica Trinca Colonel, ottava e piazzata nel gruppetto delle migliori a distanza di 24" dalle quattro battistrada che si sarebbero giocate lo sprint: tra esse pure la maglia iridata, stavolta quella vera, di Kopecky, che si toglie la soddisfazione di portare a casa la volatina delle sconfitte. La festa vera è tutta di Le Court Pienaar, attiva nel panorama UCI da 10 stagioni. Dopo diversi allori ottenuti a livello continentale, nel 2024 la mauriziana porta a casa una tappa (quella finale da Pescara a L'Aquila) al Giro d'Italia Women, chiudendo poi 18esima in classifica generale. Proprio dopo quella vittoria la classe '96 si disse contenta di portare alla ribalta la piccola isola dell'Oceano Indiano dalla quale proviene: missione ampiamente riuscita sulle strade d'Italia ma ancora di più oggi. Poi, appunto, il successo odierno in una Classica, che per l'Africa ricorda la vittoria dell'eritreo Biniam Girmay alla Gand-Wevelgem 2022. Ma per una vittoria in una Monumento, non esistono precedenti all'acuto di Le Court Pienaar, che incassa i complimenti anche di Pieterse e delle altre rivali. A Liegi suona l'inno delle Mauritius e, tra le lacrime, fa festa l'underdog per eccellenza in un ciclismo femminile che finora in stagione, al contrario di quanto accade a livello maschile, non ha visto dominatrici. Chiusa la parentesi delle Classiche, a partire dal 4 maggio (fino al 10 maggio) andrà in scena la Vuelta Femenina 2025. Se tanto dà tanto, lo spettacolo e le sorprese non mancheranno.

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