Ciclismo, Omloop Het Nieuwsblad 2025: vince a sorpresa Waerenskjold
Il norvegese beffa allo sprint nomi più quotati come Magnier e Philipsen. Bene Albanese, ottavo, mentre Van Aert, 11esimo, mastica amaro: "Oggi non avevo le gambe giuste"

Soren Waerenskjold
Roma, 1 marzo 2025 - La stagione delle Classiche del Nord del Belgio viene aperta dalla Omloop Het Nieuwsblad 2025, che a dispetto di una startlist ricca di nomi altisonanti vede il successo a sorpresa di Soren Waerenskjold.
La cronaca
Il norvegese della Uno-X Mobility in carriera è diventato famoso innanzitutto per le sue prese di posizione molto nette 'contro' gli Emirati Arabi Uniti e le rispettive principali attività, al punto da essere balzato agli onori della cronaca prima per il no secco rifilato nel 2023 all'allora UAE Team Emirates e poi, ed è storia di poche settimane fa, per aver disertato l'AlUla Tour sempre per ragioni etiche. Si torna a correre in Europa e così i tormenti interiori di Waerenskjold, professionista dal 2021, si esauriscono e arrivano la vittorie. La prima in occasione della tappa 2 dell'Étoile de Bessèges, la corsa quest'anno diventata tristemente famose per un'organizzazione che ha lasciato decisamente a desiderare, così come il controllo sulla viabilità e sulla presenza di autovetture sul percorso. La seconda arriva in occasione della Omloop Het Nieuwsblad, con diversi favoritissimi battuti allo sprint: in ordine, Paul Magnier, l'astro nascente del ciclismo francese già da molti paragonato a Tom Boonen, e Jasper Philipsen, con Vincenzo Albanese, ottavo, come migliore degli italiani. Vince la Norvegia per la seconda volta dopo il trionfo di Thor Hushovd (ora general manager) nel 2009 e lo fa grazie al classe 2000, il più veloce di tutti in uno sprint finale che neanche i muri affrontati in giornata hanno potuto evitare: ci aveva provato Stefan Kung, a proposito di favoriti o presunti tali (come Wout Van Aert e Arnaud De Lie, piuttosto deludenti), ma il suo attacco è durato poco, così come i precedenti tentativi di fuga.
Le dichiarazioni di Waerenskjold e Van Aert
Con la sua solita schiettezza, Waerenskjold è il primo a sorprendersi del proprio risultato odierno, anche per un motivo molto semplice. "Sono molto felice di questa vittoria molto importante per me: non sarei nemmeno dovuto essere qui, perché il piano iniziale prevedeva la sola Kuurne-Brussel-Kuurne, in programma domani, ma la squadra mi ha convocato in extremis per sostituire Markus Hoelgaard. Nel finale sono rimasto attardato per una caduta e ho cercato di rientrare conservando quante più energie possibili. Ci sono riuscito e sono arrivato alla volata con il serbatoio ancora pieno. Ho cercato spazio libero a destra e ho colto il momento giusto, riuscendo a battere corridori di caratura internazionale: questa - conclude il norvegese - è senza dubbio la vittoria più importante della mia carriera". L'altra faccia della medaglia è l'amarezza di Van Aert, solo 11esimo. "Oggi non avevo le gambe. Sul Molenberg ho sbagliato a posizionarmi e ho dovuto rimontare parecchie posizioni, ma probabilmente non sarebbe cambiato molto. In volata non mi sentivo sicuro contro tutti quei velocisti e comunque già durante la giornata avevo constatato che le mie gambe non stavano bene e infatti appena ho iniziato a sprintare ho capito che non avevo più nulla da dare".
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