Parigi-Roubaix 2025, Matxin frena Pogacar: "Non è nei suoi programmi, ma... "
Il dirigente dell'UAE Team Emirates XRG smorza gli entusiasmi dopo la ricognizione dello sloveno nella Foresta di Arenberg. Resta però uno spiraglio aperto: "Le decisioni definitive dopo il Fiandre"

Tadej Pogacar (Ansa)
Roma, 11 febbraio 2025 - Giusto ieri sui social avevano acquisito popolarità le immagini del suo allenamento nella Foresta di Arenberg, il tratto più iconico della Parigi-Roubaix: a distanza di qualche ora emergono nuovi dettagli sulla 'capatina' di Tadej Pogacar sulle strade dell'Inferno del Nord, per una sessione totale dalla lunghezza di 165 km che a quanto pare ha abbracciato tutti i 30 settori di una delle Classiche Monumento più amate (e al contempo odiate dai corridori). Tanto per sognare, ma non abbastanza affinché dall'UAE Team Emirates XRG possano arrivare conferme.
La frenata dell'UAE Team Emirates XRG
A raffreddare gli entusiasmi è il general manager Joxean Matxin Fernandez, intercettato dai microfoni del giornalista Daniel Benson. "Ha fatto la ricognizione con Fabio Baldato e Tim Wellens e sono passati anche dalla Foresta di Arenberg. Tuttavia, nel programma iniziale di Pogacar di quest'anno la Parigi-Roubaix non c'è. Ha semplicemente trascorso dei giorni allenandosi sul percorso di quella corsa, ma anche della Gand-Wevelgem e del Giro delle Fiandre". Il dirigente spagnolo spiega nel dettaglio quali sono i piani, almeno al momento, della sua squadra per l'Inferno del Nord. "Quella gara la farà Wellens e Pogacar era semplicemente con lui anche per esaminare meglio i materiali, gli pneumatici e la bici nei momenti critici del tracciato. Al momento la Parigi-Roubaix non è nei suoi piani, perché di solito dopo il Giro delle Fiandre si ferma per preparare la campagna nelle Ardenne". Insomma, il messaggio è chiaro, così come lo è l'imprevedibilità di Pogacar, che già nei giorni scorsi ha stupito tutti allorché ha lasciato uno spiraglio aperto per il Giro d'Italia dopo che dall'UAE Team Emirates XRG giuravano che la scelta sarebbe ricaduta con certezza sulla Vuelta: lo sa anche Matxin, che conosce il sup pupillo e che non a caso non esclude del tutto un colpo di scena. "Forse dopo il Giro delle Fiandre avrà una buona condizione che potrebbe cambiare tutto, ma dipenderà anche dalla situazione. Al momento però prevale il no". In chiusura, proprio un riferimento alla scelta del secondo Grande Giro da disputare insieme all'irrinunciabile Tour de France, segno che evidentemente un ballottaggio esiste ancora. "Presto lo scopriremo. Io già so la scelta, ma penso che la comunicazione arriverà al momento opportuno tramite l'UAE Team Emirates XRG e lo stesso Tadej".
Van Den Broek Blaak si ritira
Intanto, con un anno di anticipo rispetto alla tabella di marcia, Chantal Van Den Broek Blaak si ritira, spiegando lei stessa la bellissima motivazione. "Per me è stato un bel momento di gloria, nel quale ho dimostrato di poter essere ancora competitiva. Volevo continuare per un'altra stagione anche grazie al fatto che stavo ritrovando le belle sensazioni provate prima della gravidanza, ma devo fermarmi proprio perché a inizio gennaio ho scoperto di essere di nuovo incinta. All'inizio mi è sembrato strano, ma ora capisco quanto io sia stata fortunata a poter riscoprire il vero senso della vita".
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