Parigi-Roubaix 2025, Pogacar non scioglie il mistero: "Deciderò dopo la Milano-Sanremo"
Lo sloveno non chiude le porte all'Inferno del Nord, pur rimandando di qualche settimana la decisione: "Prima o poi la correrò: non so se quest'anno o il prossimo"

Tadej Pogacar (Ansa)
Roma, 2 marzo 2025 - Se la querelle per il Giro d'Italia 2025 si è chiusa nei giorni scorsi con una fumata nera, nel calendario di Tadej Pogacar ci sono ancora delle caselle circondate da un punto interrogativo, per un alone di mistero che lo stesso diretto interessato contribuisce a creare: è il caso della sua partecipazione o meno alla Parigi-Roubaix 2025.
Le dichiarazioni di Pogacar
Intercettato dai microfoni di RMC Sport, lo sloveno ha glissato sulla sua iscrizione nella startlist di una delle Classiche Monumento che ancora mancano al suo palmares. "Ho fatto una ricognizione e devo dire che ha attirato la mia attenzione. Forse nel prossimo futuro la correrò: è una seria possibilità, ma non posso dire se ciò accadrà quest'anno o il prossimo. Lasciamo la porta aperta: sarà una sorpresa". Dunque, come già successo per il Giro d'Italia 2025, con la suspance che sarebbe poi stata stroncata dall'intervento dei piani altissimi dell'UAE Team Emirates XRG, Pogacar si riscopre quasi un uomo di spettacolo, facendo salire a dismisura l'attenzione su una scelta che sarà presa a tempo debito. "Amo molto le corse. Pensavo che la Parigi-Roubaix fosse troppo dura per me, ma quando ho fatto la ricognizione ho capito che potevo farcela. Se sarò in forma ci potrò provare, ma penso che la decisione non arriverà prima della Milano-Sanremo". Giusto per restare in tema di corse ancora tabù, per Pogacar dunque la priorità è la Classicissima, dopo la quale verrà risolto una volta per tutte l'arcano relativo all'Inferno del Nord, per una suggestione nata quasi per caso. Era l'inizio di febbraio quando lo sloveno fu immortalato in compagnia del compagno di squadra Tim Wellens e del direttore sportivo Fabio Baldato nella Foresta di Arenberg, il tratto in pavé più suggestivo della corsa del nord della Francia. La solita diplomatica UAE Team Emirates XRG si affrettò a parlare di un semplice allenamento fatto più che altro in funzione del belga, accreditato di essere al via della corsa in programma il 13 aprile 2025. In un secondo momento, il general manager Joxean Matxin Fernandez aveva ridimensionato la 'scampagnata' sulle strade della Parigi-Roubaix dei tre e in particolare dello sloveno, che a suo dire quel giorno voleva solo testare la bici e in particolare i materiali e gli pneumatici. Quando di mezzo c'è Pogacar, si sa, nulla è lasciato al caso o al gioco. E così la suggestione Inferno del Nord guadagna credito magari anche dopo la notizia della frattura della clavicola occorsa a Jan Christen per una caduta durante la Faun-Ardèche Classic: il tempo per recuperare per lo svizzero c'è, ma forse non per presentarsi eventualmente al top della forma per un appuntamento che richiede una tenuta fisica ottimale, come lo stesso Pogacar ha appurato in quella ricognizione che ha aperto un mondo a tutti. In primis proprio allo sloveno.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su