Strade Bianche 2025, Carapaz: "Sarà più dura del passato, ma ho le gambe buone"

L'ecuadoriano sfida a distanza il favorito numero uno Pogacar nella corsa in programma sabato: "La nostra squadra avrà il giusto mix di gioventù ed esperienza"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
6 marzo 2025
Richard Carapaz (Ansa)

Richard Carapaz (Ansa)

Roma, 6 marzo 2025 - Quando in gara c'è Tadej Pogacar i galloni di favorito assoluto sono di fatto già assegnati, ma allo stesso tempo sarebbe sbagliato considerare i giochi vittoria già chiusi: è il caso della Strade Bianche 2025, che tra i tanti candidati al successo a sorpresa annovera anche Richard Carapaz.

Le dichiarazioni di Carapaz

 "Non vedo l'ora di essere al via, perché al momento mi sento molto bene: dopo un buon inverno, ho le gambe che avrei voluto a questo punto della stagione". La fiducia non manca all'ecuadoriano, che però ha provato ad andare oltre alle semplici sensazioni. "La ricognizione è già alle spalle, nonostante quest'anno l'edizione sia più dura di quella precedente. Molto però intorno alla Strade Bianche ruota intorno al posizionamento e alla fortuna: se tutto andrà per il meglio, noi punteremo alla vittoria grazie a una squadra esperta e al mio apporto, dato che mi sento pronto". In effetti, le frecce nell'arco dell'EF Education-EasyPost non mancheranno e andranno ben oltre il vincitore del Giro d'Italia 2019: basti pensare alla presenza nella formazione di Ben Healy, Alberto Rui Costa, Michael Valgren, Mikkel Frolich Honoré, Archie Ryan e James Shaw. Uno schieramento di tutto rispetto, con almeno due attaccanti come appunto Carapaz e Healy a provare a mettere i bastoni tra le ruote di Pogacar, che un anno fa per la verità non si fece intimidire da niente e da nessuno, partendo a 80 km dal traguardo e trasformando il resto della corsa in una (polverosa) sfilata vincente. Qualcosa però in quest'edizione è cambiato ed è il nuovo settore in sterrato di 9,3 km che potrebbe complicare ulteriormente i giochi, portando a 81,7 i chilometri totali nella polvere.

Le dichiarazioni di Jorgenson

 Sponda Visma-Lease a Bike, non dovrebbe essere della corsa Matteo Jorgenson, così come tutta la sua squadra soddisfatto a metà delle gare di apertura della stagione. "Sono felice di non aver riportato graffi. Mi sento bene e ho fiducia verso la Parigi-Nizza, ma ovviamente a livello collettivo dobbiamo migliorare in vista delle prossime Classiche". A domanda diretta, sempre ai microfoni di Sporza, lo statunitense glissa sulle eventuali problematiche in seno alla squadra olandese, che negli ultimi tempi ha mostrato qualche scricchiolio di troppo. "Non voglio parlare pubbicamente di cosa vada o meno. Ci sono delle riunioni in programma nelle quali discuteremo di tutto. Di certo, i nuovi arrivi devono integrarsi e la sfortuna ci ha tolto di mezzo elementi come Christophe Laporte e Dylan Van Baarle che ci sarebbero serviti tanto. Ci è mancato il cuore della nostra squadra e infatti non abbiamo vinto ma - conclude Jorgenson - in vista della primavera abbiamo ancora ampi margini di crescita e, in fondo, è meglio partire piano che con il botto per poi spegnersi lentamente".

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