Com’è andata la tappa 15 al Giro d’Italia 2025 e la nuova classifica. L’impresa di Verona, la crisi di Roglic

Fa ancora festa la Lidl-Trek, al sesto successo nel giorno della non partenza di Ciccone. I big della graduatoria arrivano tutti insieme, tranne lo sloveno, che scivola al decimo posto

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
25 maggio 2025
Carlos Verona vince la tappa 15 del Giro d'Italia 2025 (Ansa)

Carlos Verona vince la tappa 15 del Giro d'Italia 2025 (Ansa)

Asiago, 25 maggio 2025 - La tappa 15 del Giro d'Italia 2025 si apre male per la Lidl-Trek, che come preannunciato ieri sera non presenta al foglio firma Giulio Ciccone, coinvolto nella caduta di ieri a Nova Gorica/Gorizia. La chiusura per la squadra statunitense, che sale dunque a 6 successi, è invece ottima grazie a Carlos Verona, il gregario di una vita che va in fuga e riesce a resistere ai tentativi di rimonta dalle retrovie, trovando la seconda vittoria in carriera. Fin dal Monte Grappa si infiamma la lotta degli uomini della classifica generale, per scatti e controscatti che proseguono anche sull'inedita successiva salita di Dori. Tutti rispondono presente, compreso un Antonio Tiberi recuperato dopo la caduta di ieri e un geneorissimo Damiano Caruso. Tutti tranne Primoz Roglic, che perde 1'30": tanto, ma non tantissimo anche per merito dei lavoro di Giulio Pellizzari e Daniel Felipe Martinez, che limitano i danni nel momento in cui tutte le squadre si coalizzano per cercare di tagliare definitivamente lo sloveno fuori dai giochi. Dopo il terzo e ultimo giorno di riposo, il Giro d'Italia 2025 ripartirà dalla tappa 16, la Piazzola sul Brenta-San Valentino (Brentonico): 203 km con 4 GPM (3 di prima categoria, tutti nella seconda parte di tracciato, e il restante di seconda categoria), per 4.900 metri di dislivello che apriranno al meglio l'ultima e decisiva settimana della Corsa Rosa, oltre a stravolgere ancora la classifica generale.

La cronaca della tappa 15 del Giro d'Italia 2025

La corsa riparte da Fiume Veneto per arrivare ad Asiago dopo 219 km durissimi: 3 GPM da scalare, tra i quali il Monte Grappa di prima categoria, per ben 3.900 metri di dislivello. Pronti, via ed è caccia disperatissima alla fuga buona, che non si forma prima del traguardo volante di San Martino Colle Umberto, che premia Mads Pedersen (Lidl-Trek) su Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck). Si sale poi sul Muro di Ca' del Poggio (1,1 km con una pendenza media del 12,3%): la fuga ancora non va ma lo scollinamento premia Nicola Conci (XDS Astana Team). Proprio in questo momento il gruppo si spezza e nel secondo troncone resta Antonio Tiberi (Bahrain Victorious): Damiano Caruso (Bahrain Victorious) viene lasciato dalla squadra davanti, in quanto ormai nuovo capitano di fatto. Al comando vanno poi Hugo Houle, Marco Frigo (Israel-PremierTech), Ben Turner, Joshua Tarling (Ineos Grenadiers), Kevin Geniets, David Gaudu, Rémi Rochas (Groupama-FDJ), Owain Doull, Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost), Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Giovanni Aleotti, Daniel Felipe Martinez (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Embret Svestad-Bardseng (Arkéa-B&B Hotels), Francesco Busatto, Louis Meintjes (Intermarché-Wanty), Pello Bilbao (Bahrain Victorious), Mathias Vacek, Patrick Konrad, Carlos Verona (Lidl-Trek), Lorenzo Milesi, Einer Rubio, Jefferson Cepeda (Movistar Team), Mattia Cattaneo, Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step), Marco Brenner, Florian Stork (Tudor Pro Cycling Team), Igor Arrieta (UAE Team Emirates-XRG), Lorenzo Fortunato, Christian Scaroni, Diego Ulissi, Nicola Conci (XDS Astana Team), Romain Bardet, Gijs Leemreize (Team Picnic PostNL), Filippo Fiorelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Bart Lemmen (Visma-Lease a Bike), Mattia Bais (Team Polti VisitMalta), Davide De Pretto, Filippo Zana e Luke Plapp (Team Jayco AlUla): il traguardo volante di Possagno premia Frigo, mentre nel gruppo si ricompatta la situazione. Poco prima dell'inizio delle prime rampe del Monte Grappa (25,1 km con una pendenza media del 5,7% e massima dell'11%) dal maxi plotone dei fuggitivi si avvantaggiano Vacek, De Pretto e Conci, con quest'ultimo che poi parte in solitaria: il resto del plotone degli attaccanti perde via via unità. Juan Ayuso (UAE Team Emirates-XRG) si ferma per un problema meccanico e poco dopo, sempre in gruppo, attacca Egan Bernal (Ineos Grenadiers): Isaac Del Toro (UAE Team Emirates-XRG) replica insieme a Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), mentre tutti gli altri uomini della classifica generale sono attardati di oltre 1'. Fortunato scollina per primo ma poco dopo la vetta Frigo parte da solo in discesa prima di essere raggiunto da Bilbao, Prodhomme, Bardet, Verona, Garofoli, Zana, Fiorelli, Scaroni, Lemmen e Stork: la situazione in seno al gruppo dei migliori della classifica generale invece si tranquillizza.

Con questo scenario comincia la salita di Dori (16,4 km con una pendenza media del 5,4% e massima del 9%), ma poco dopo le prime rampe la corsa tra i battistrada esplode, con Verona e Garofoli ad attaccare, con il primo che poi resta da solo. Lo spagnolo passa per primo al Red Bull KM di Enego, prendendosi 6" di abbuono: Garofoli ne prende 4" e Zana ne riceve 2" quando allo scollinamento mancano ancora 5 km. I due italiani si accorpano mentre in gruppo c'è una breve fiammata di Bernal che non porta a scossoni. Ci prova poi Carapaz, con Tiberi al limite ma supportato dal fido Caruso: fa ancora peggio Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe), che perde qualche metro. La seconda fucilata di Carapaz vede Del Toro subito a ruota, così come Bernal, Ayuso e Tiberi: bene anche Derek Gee (Israel-PremierTech) e Simon Yates (Visma-Lease a Bike). L'unica vittima dei tanti scatti e controscatti è un Roglic in crisi nera: lo scollinamento intanto premia Verona, sempre più involato verso la vittoria. E così sarà: è il trionfo di un gregario che per una volta ha licenza di prendersi il suo spazio. L'obiettivo del gruppo maglia rosa è invece guadagnare quanto più possibile su Roglic, aiutato da Martinez: con loro anche un generosissimo Giulio Pellizzari (Red Bull-Bora-Hansgrohe), per un lavoro di squadra che limita fortemente i danni di una giornata no.

Primoz Roglic taglia il traguardo scortato da Pellizzari (Ansa)
Primoz Roglic taglia il traguardo scortato da Pellizzari (Ansa)

Ordine d'arrivo tappa 15 Giro d'Italia 2025

 1) Carlos Verona (LTK) in 5h15'41" 2) Florian Stork (TUD) +22" 3) Christian Scaroni (XAT) +23" 4) Romain Bardet (TPP) +23" 5) Nicolas Prodhomme (DAT) +23" 6) Filippo Zana (JAY) +23" 7) Gianmarco Garofoli (SOQ) +26" 8) Filippo Fiorelli (VBF) +29" 9) Damiano Caruso (TBV) +26" 10) Max Poole (TPP) +29"

Classifica generale Giro d'Italia 2025

 1) Isaac Del Toro (UAD) in 55h54'05" 2) Simon Yates (TVL) +1'20" 3) Juan Ayuso (UAD) +1'26" 4) Richard Carapaz (EFE) +2'07" 5) Derek Gee (IPT) +2'54" 6) Damiano Caruso (TBV) +2'55" 7) Antonio Tiberi (TBV) +3'02" 8) Egan Bernal (IGD) +3'38" 9) Thymen Arensman (IGD) +3'45" 10) Primoz Roglic (RBH) +3'53"  

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