Tirreno-Adriatico 2025, Van Der Poel sarà al via

Si va definendo il programma stagionale dell'olandese, che dopo meno di una settimana dalla fine della Corsa dei Due Mari si giocherà la Milano-Sanremo anche contro il compagno di squadra Philipsen

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
12 febbraio 2025
Mathieu Van Der Poel (Ansa)

Mathieu Van Der Poel (Ansa)

Roma, 12 febbraio 2025 - Appena dopo aver vinto i recenti Mondiali di ciclocross a Liévin, tra l'altro per la settima volta in carriera, Mathieu Van Der Poel ha subito girato il mirino verso la strada e in particolare ai primissimi impegni stagionali, quelli buoni a rifinire la condizione in vista delle Classiche. Il dubbio per aprire i giochi era tra Parigi-Nizza e Tirreno-Adriatico e da oggi esiste una soluzione al dilemma: il prossimo 10 marzo l'olandese sarà al via della 60esima edizione della Corsa dei Due Mari.

Il programma di Van Der Poel

Per Van Der Poel la presenza alla Tirreno-Adriatico segnerà il debutto stagionale su strada dopo i fasti nel fango e le meritate vacanze vissute in Valtellina e Livigno. Vacanze, sì, ma sempre con tanto sport nel mezzo: bici, ma anche sci, con quella neve che di solito il figlio e nipote d'arte affronta di tanto in tanto nel ciclocross. Poi, il 10 marzo, in occasione della cronometro di Lido di Camaiore avrà luogo l'inizio ufficiale dell'avventura su strada in stagione, cercando magari il quarto acuto di tappa nella Tirreno-Adriatico. Tutto però sarà fatto in funzione del primo vero obiettivo del 2025, la Milano-Sanremo, in programma il 22 marzo, praticamente 6 giorni dopo l'epilogo di San Benedetto del Tronto. Nella Classicissima saranno comunque da dirimere le gerarchie in casa Alpecin-Deceuninck, visto che in gioco ci sarà anche il campione in carica Jasper Philipsen e, passando all'UAE Team Emirates XRG, lo spauracchio (nonché amico e compagno di allenamenti) Tadej Pogacar. Poi per Van Der Poel il programma delle Classiche proseguirà con E3 Harelbeke (28 marzo), Giro delle Fiandre (6 aprile), dove andrà a caccia di quel poker di successi mai riuscito ad alcun corridore, e Parigi-Roubaix (13 aprile), già vinta nel 2023 e nel 2024: qualche aggiunta potrebbe esserci in un secondo momento, come la Gand-Wevelgem (30 marzo) o la Dwars Door Vlaanderen (2 aprile).

Passando ai Grandi Giri, la scelta dell'olandese è ricaduta su quel Tour de France nei mesi scorsi criticato a causa delle poche occasioni per mettersi in mostra: vedremo se il classe '95, che nel 2021 si è imposto sul Mur de Bretagne indossando poi la maglia gialla per 6 giorni, cambierà idea dopo quest'altra capatina. Sarà poi la volta dei Mondiali, sì, ma non quelli su strada in Ruanda che stanno già alimentando appetiti e suggestioni anche grazie agli oltre 5000 metri di dislivello: Van Der Poel, di professione non esattamente uno scalatore, in piena estate infatti si dedicherà al vecchio amore chiamato mountain bike, con Crans Montana come sede buona per andare a caccia di un sigillo iridato che, a livello di multidisciplinarietà, sarebbe da record. Lui che di record se ne intende, come ha testimoniato il recente acuto nel ciclocross che ha significato l'aggancio al mito Eric De Vlaeminck.

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