Tour de France 2025, Vingegaard: "Pogacar è uno dei più forti di sempre"
Il danese commenta una rivalità diventata ormai un classico della Grande Boucle: “Per batterlo devi dare il meglio di te stesso. Il percorso? Tante salite, ma decideranno le due crono, soprattutto la cronoscalata”

Jonas Vingegaard (Ansa)
Roma, 2 luglio 2025 – Nonostante una startlist di tutto rispetto, per molti la vittoria del Tour de France 2025 sarà una questione tra Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard, coloro che hanno monopolizzato il bottino negli ultimi anni. In attesa del primo colpo di pedale, i due rivali si stanno già sfidando a livello dialettico, facendo però anche trasparire la stima reciproca.
Le dichiarazioni di Vingegaard
I microfoni di TeleDeporte hanno intercettato il danese, vincitore della Grande Boucle nel 2022 e nel 2023 e secondo nelle altre due partecipazioni, datate 2021 e 2024, entrambe alle spalle dello sloveno: l'argomento principale, manco a dirlo, è proprio Pogacar. “Per vincere il Tour de France devi essere al livello di Tadej e penso che lui alla prossima edizione sarà ancora più forte rispetto agli anni scorsi. Questo ovviamente mi spinge a dover essere al mio massimo possibile, migliore che mai”. In effetti, al recente Giro del Delfinato 2025, seppur con il neo di una cronometro un po' sotto le aspettative, lo sloveno ha mandato un messaggio forte e chiaro sulle sue condizioni fisiche, eccellenti nonostante una primavera vissuta a tutta a caccia delle Classiche. “Penso che sia io che tutti gli altri corridori che vogliono vincere dovranno essere al livello di Pogacar. Io so che lui è probabilmente uno dei migliori della storia del ciclismo.
Quindi, per poterlo raggiungere, devi fare sacrifici ogni giorno. Poi, quando mi alleno, io mi concentro solo su me stesso e su come raggiungere il mio massimo livello. In definitiva, so che se voglio vincere il Tour de France, devo andare più forte di Pogacar”. Una certezza lapalissiana, quasi un assillo per Vingegaard a partire dall'inverno. “Io mi sento bene. La mia condizione fisica è andata sempre migliorando. Non mi sono concentrato sul progredire in un singolo aspetto, ma sul migliorarli tutti. Ho cercato di affinare la mia potenza sotto stress e di convertirla in prestazioni migliori. Credo di essere cresciuto un po' in tutto”. Il corridore della Visma-Lease a Bike, squadra che gli ha messo a disposizione una formazione deluxe, commenta poi il percorso del Tour de France 2025.
“Ci sono tante tappe importanti e alcune molto dure, fra Pirenei e Alpi, oltre a quella sul Massiccio Centrale. Nella prima settimana – continua Vingegaard – ci sarà il vento e alcuni arrivi su rampe insidiose. Non ci saranno molti momenti in cui ci si potrà rilassare”. Non solo le salite: molto della classifica generale potrebbe giocarsi sulle due cronometro in programma, sulle quali il danese ha le idee chiare. “A essere onesti, preferisco la seconda (una cronoscalata, ndr), anche se potrebbe essere molto negativa se non stai bene. La prima sarà molto importante: 33 km, tutti pianeggianti. Per quella tappa ho dovuto fare degli allenamenti specifici sulla bici da crono. Credo però che la cronoscalata possa fare grandi differenze". Infine un commento sul tanto discusso strappo di Montmartre aggiunto all'ultima tappa. “Potenzialmente sarà pericoloso. Si parla molto della sicurezza nel ciclismo e questa non mi sembra la decisione migliore in tal senso”.
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