Tour de France 2025, Vingegaard sfida Pogacar: "Mi sento sempre meglio"

Intercettato da Sporza, il danese fa il punto della situazione dopo un'altra primavera complicata: "Quella della Parigi-Nizza è stata una caduta sciocca ma fastidiosa. Ma ora sto molto bene"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
20 maggio 2025
Jonas Vingegaard (Ansa)

Jonas Vingegaard (Ansa)

Roma, 20 maggio 2025 - I riflettori del ciclismo sono oggi tutti puntati sul Giro d'Italia 2025, ma intanto fervono i preparativi per il Tour de France 2025, nel quale si riproporrà il duello ormai classico tra il campione in carica Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard: i due, curiosamente, si stanno allenando sulle pendenze della Sierra Nevada, con il danese che ha fatto il punto della situazione a metà stagione ai microfoni di Sporza.

Le dichiarazioni di Vingegaard

 Una metà di stagione, tra l'altro, come sempre diametralmente opposta per i due rivali: Pogacar quasi onnipresente nel calendario delle Classiche e Vingegaard invece più parsimonioso, anche a causa di qualche intoppo fisico. Si parte dalla caduta occorsa alla Parigi-Nizza 2025, con allegata commozione cerebrale. "Quella è stata la caduta più stupida della mia carriera. Poi, ho dovuto prendermi un periodo di riposo, perché per ogni ora in cui stavo sveglio, dovevo dormirne un'altra. I primi quattro giorni dopo la commozione cerebrale sono stati difficili. Poi, la situazione è migliorata, ma la prima volta che sono risalito in bici, mi girava la testa e avevo la nausea". Eppure, tutto ciò è stato praticamente quasi un contrattempo in proporzione a quanto accaduto un anno fa al Giro dei Paesi Baschi 2024: un incidente dalle conseguenze rovinose che avrebbe stravolto il resto della stagione di Vingegaard, mettendone inizialmente a rischo la carriera e forse addirittura la vita. "La caduta di quest'anno è stata uno scherzo rispetto a quella della primavera prima. Dal punto di vista mentale, però, è stata comunque difficile da affrontare. Ora sono anche più motivato nel tornare in gara, perché mi sono perso anche la Volta a Catalunya. Penso di essere più determinato che mai". Il danese viene spesso tacciato, al di là delle cadute, di correre poco nel corso della stagione: oggi invece i suoi pensieri sono alla chance persa in Catalogna, ma ancora di più al Tour de France 2025, a sua volta preceduto dal consueto banco di prova del Giro del Delfinato 2025. "Penso di poter crescere ancora un po' correre nel Delfinato, dove voglio competere per la vittoria finale. Spero poi al Tour de France di essere al mio massimo di sempre, anche perché sarà necessario questo per riuscire a battere Pogacar. I miei numeri ora sono già promettenti: sembra che io sia riuscito a fare un ulteriore passo avanti e credo di essere più forte dell'anno scorso e anche di quello anno". Cresce Vingegaard ma, a quanto pare, cresce anche Pogacar. "Ho visto cosa ha fatto durante la primavera: è stato impressionante. Ma io sono concentrato solo su me stesso e sul Tour de France e, inotlre, quello che ha fatto Pogacar nelle Classiche non significa che possa essere così dominante anche a luglio, come lo era stato nella scorsa edizione. Un anno fa avevo perso tanta forza muscolare e l'ho pagato proprio alla Grande Boucle. Quest'anno - conclude Vingegaard - abbiamo lavorato proprio per ritrovare quella potenza".

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