F1, Alonso e la polemica sulle nuove gomme in Ungheria: “Ci hanno danneggiato”. Ma Pirelli lo smentisce
Il pilota spagnolo non ha visto di buon grado le modifiche apportate alle gomme, che avrebbero peggiorato le prestazioni di Aston Martin. Mario Isola di Pirelli replica: "Non è cambiato nulla"
Budapest (Ungheria), 24 luglio 2023 – Il calo di performance in casa Aston Martin non è da imputare alle modifiche apportate agli pneumatici dalla Pirelli. Questo, in sostanza, sembra essere il messaggio che la casa produttrice di pneumatici ha inviato in particolare a Fernando Alonso. Il pilota spagnolo della scuderia britannica si è lamentato, a più riprese, di come l'evoluzione delle gomme, apportata a stagione in corso da Pirelli, avrebbe condizionato le prestazioni della AMR23. Anche in questo fine settimana, durante il Gran Premio di Ungheria, l'asturiano è tornato a battere il chiodo riguardo questo tema. La risposta della Pirelli è stata affidata al responsabile per il motorsport della casa italiana, Mario Isola. Se anche Frederic Vasseur, team principal della Ferrari, aveva pronosticato che i nuovi pneumatici avrebbero rappresentato un "game changer" in merito alle prestazioni dei vari team in pista, il riscontro con il senno di poi sembra aver smentito questa ipotesi.
La polemica di Alonso
La discesa nelle performance della Aston Martin ora è palese a tutti, addetti ai lavori e non. Il team di Silverstone si era imposto, nei primi appuntamenti del 2023, come la squadra che avrebbe potuto provare a mettere i bastoni fra le ruote alla Red Bull, o perlomeno che potesse assestarsi come seconda forza in assoluto nell'arco del mondiale. Dopo il dodicesimo appuntamento stagionale, superato il giro di boa, la situazione sembra essere totalmente cambiata. In Ungheria, sul circuito dell'Hungaroring, le due AMR23 di Fernando Alonso e Lance Stroll hanno faticato rispetto alla concorrenza, che sembra essersi evoluta e aver ormai scavalcato la Aston Martin in termini di prestazioni.
L'esperto pilota spagnolo però non ci sta e, al termine delle qualifiche del sabato, aveva rilasciato le seguenti dichiarazioni: "In tutte le prove libere abbiamo visto una griglia un po’ mischiata tra tutti. Tutto il fine settimana è stato strano. La questione riguarda in parte la pista e in parte questa nuova costruzione dello pneumatico portata da Pirelli, di cui parliamo poco, ma che ha effettivamente cambiato le cose. La Red Bull è passata da dominare e da concludere prima e seconda in tutte le gare, a non fare più nemmeno la pole position; Perez, inoltre, ora si qualifica faticosamente in Q3. Noi in Aston Martin abbiamo avuto un calo di perfomance dal nulla, l'Alfa Romeo va forte e la McLaren va forte. Quando cambi le regole a metà campionato non è mai bello".
Una visione netta e chiara quella dell'ex alfiere di Alpine, McLaren e Ferrari, che ha accolto molto negativamente la modifica degli pneumatici in corso d'opera. Secondo Alonso, infatti, tale variabile avrebbe inciso troppo sulle performance dei vari team, non solo di Aston Martin. Se le due verdone inglesi hanno visto scemare di qualità i loro fine settimana, squadre come McLaren e Alfa Romeo, secondo l'asturiano, avrebbero notevolmente beneficiato di queste novità.
La risposta di Mario Isola e Mike Krack
Mario Isola, responsabile del reparto motorsport di Pirelli, ci ha tenuto a ribadire che non è cambiato nulla per quanto riguarda l'incidenza degli pneumatici nelle prestazioni delle monoposto. "Non è cambiato nulla. Il profilo, il raggio di rotolamento, l’impronta a terra: tutto è rimasto invariato", ha dichiarato ad una televisione tedesca. La conferma arriverebbe proprio dagli stessi team di Formula 1, che non hanno mosso alcuna domanda o lamentela ad Isola e al suo staff. Dinnanzi a queste parole, le dichiarazioni di Fernando Alonso sembrerebbero dunque eccessive. Anche Carlos Sainz, pilota connazionale della Ferrari, ha confermato di non aver "visto né percepito alcuna differenza".
Allo stesso modo, lo stesso team principal di Aston Martin, Mike Krack, ha evitato di polemizzare ulteriormente sulla questione pneumatici con Pirelli. Il numero uno del team inglese ha posto l'accento sulle difficoltà che la squadra si ritrova ad affrontare in questo periodo: "È un momento di verifica per noi. Abbiamo avuto un paio di gare in cui pensavamo che il problema fosse specifico della pista; credevamo che qui in Ungheria avremmo potuto essere veloci, ma non è stato così. Questo dimostra che non siamo più dove eravamo prima a livello di prestazioni, altre squadre ci hanno superato. Dobbiamo recuperare e non si può nascondere che dobbiamo migliorare la macchina. Altri hanno sviluppato più velocemente di noi. Ad inizio anno avevo avvertito che siamo in lotta con squadre molto forti nello sviluppo e noi non siamo ancora abbastanza bravi in questo campo". Un mea culpa, dunque, che si discosta dalle accuse portate avanti da Fernando Alonso. Il vero problema di Aston Martin, al momento, sarebbero gli aggiornamenti: pochi e poco efficaci, alla luce dei passi avanti fatti da tutti gli altri team.
I risultati in Ungheria
L'Aston Martin, all'Hungaroring, ha strappato solamente tre punti. Fernando Alonso ha chiuso al nono posto, Lance Stroll al decimo, immediatamente alle sue spalle. L'asturiano ha ammesso che di più, sul circuito di Budapest, non si sarebbe proprio potuto fare: "Credo che tre punti per noi fossero il massimo che potevamo ottenere come squadra. Abbiamo corso una gara un po’ solitaria, senza minacce alle spalle, ma non siamo riusciti a recuperare molto terreno sui concorrenti che ci precedevano. È stata anche una gara calda e impegnativa e tutti abbiamo dovuto gestire le gomme per tutto il tempo. Negli ultimi fine settimana di gara ci sono state molte sorprese, ma dobbiamo fare del nostro meglio per tornare a lottare in testa al gruppo. Analizzeremo tutto e cercheremo di riprenderci a Spa la prossima settimana". Sulla stessa lunghezza d'onda c'è il compagno di squadra canadese, che ha seguito in scia quanto fatto da Alonso senza riuscire a tirare fuori niente di più dalla sua AMR23: "Credo che il decimo posto fosse il massimo che avremmo potuto ottenere. Ho fatto un buon primo giro e sono stato contento del sorpasso all’esterno su Bottas, ma poi il ritmo non è stato all’altezza. Come squadra, credo che dobbiamo lavorare per capire cosa possiamo migliorare. La macchina è veloce, ma c’è ancora più velocità da sbloccare e questa deve essere la nostra priorità nel prosieguo della stagione. Porteremo questi insegnamenti a Spa la prossima settimana dove, come sempre, spingeremo al massimo". Leggi anche: Red Bull da record in Ungheria. Verstappen: "Questo team è stupendo"
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