F1 Gp Australia, le pagelle di Leo Turrini: Norris parte da predestinato, grandissimo Antonelli
Bene Verstappen che non molla mai. Leclerc ce la mette tutta ma è impotente alla guida di una vettura che trasmette una desolante sensazione di inadeguatezza. I voti
Roma, 16 marzo 2025 – Il primo Gp della stagione della F1 è stato vinto dal favorito, Lando Norris. Delusione per le Ferrari, con Charles Leclerc e Lewis Hamilton che hanno chiuso all'ottavo e al decimo posto. Ecco le pagelle della gara:

10 ANTONELLI. Prego, prendere nota: tutti i debuttanti o quasi vanno a sbattere nelle circostanze estreme dì Melbourne. Invece il ragazzo d’Emilia non fa una piega. Parte dal fondo, sfrutta bene la Mercedes in tutte le situazioni, alla fine chiude ai piedi del podio dopo l’accoglimento del ricorso della Mercedes contro la penalità. Grandissimo.
10 NORRIS. Riparte con il piglio del predestinato. Il meteo gli complica un po’ la vita ma non soffre l’ingombrante presenza dell’ex amico Verstappen nei paraggi. Con la McLaren che ha in mano, chiaramente è lui il grande favorito per la conquista del titolo.
9 VERSTAPPEN. Questo qui non molla mai! A un giro dalla fine era a mezzo secondo da Norris, con una Red Bull francamente inferiore alla McLaren. L’olandese dopo quasi tre anni non è più leader del campionato, ma difenderà il trono con le unghie e con i denti.
8 RUSSELL. Con la Mercedes andava tranquillamente più forte della Rossa di Leclerc. Il podio glielo regala Piastri ma George merita un applauso per la consistenza con la quale consolida le speranze della Freccia d’Argento.
7 BINOTTO. Può essere soltanto una coincidenza, ma l’ex capo della Ferrari, oggi al vertice della Sauber futura Audi, torna ai box e grazie al vecchio Hulkenberg si mette dietro le Rosse di Maranello. Non ricapiterà ma per lui è una soddisfazione.
6 LECLERC. Si batte e si sbatte, un paio di volte sfiora la collisione con il nuovo compagno di scuderia. Ma è impotente alla guida di una vettura che trasmette una desolante sensazione di inadeguatezza. Chissà che brutti pensieri stanno attraversando la mente di Carletto.
5 PIASTRI Per essere un top driver, il talento ce l’ha. Magari gli manca ancora un briciolo di testa: nel momento decisivo del Gran Premio è lui l’unico a sbagliare. Se vuol contendere il titolo a Norris deve essere più lucido.
5 HAMILTON. Se la immaginava diversa, la prima in Rosso. La macchina non va, lui non riesce ad invertire il trend. Resta in coda alla Williams di Albon troppo a lungo e non offre mai la sensazione di sentirsi a suo agio sulla SF25. Rimandato.
5 VASSEUR. Inutile far finta di niente. La sua Ferrari sbaglia completamente il primo atto stagionale. Inconsistente in qualifica, deludente in gara. Infelice la scelta strategica. Un brusco risveglio dopo un inverno di promesse. Il tempo per rimediare non manca, ma questo esordio resuscita sgradevoli fantasmi…
4 SAINZ. Vorrebbe farsi rimpiangere dalla Ferrari e magari ci riuscirà, però il debuttò sulla Williams è da incubo. Nemmeno ha l’alibi della inesperienza: lo spagnolo scivola via subito sul bagnato. Un anno a Melbourne aveva vinto…
NG HADJAR. Nemmeno è il caso di infierire: il franco algerino, al debutto assoluto con la ex Minardi, si gira alla prima curva del giro di ricognizione. La sua disperazione fa tenerezza. Auguri per il futuro, a lui e agli altri debuttanti tristi.
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