F1 GP Monaco, le strategie di gara: domenica caotica nel Principato

L'obbligo della doppia sosta ai box sconvolgerà il pomeriggio a Montecarlo, dove si svolgerà una corsa imprevedibile a causa delle strategie dei vari team

di GABRIELE SINI
25 maggio 2025
Lando Norris

Lando Norris

Monaco, 25 maggio 2025 - Il Gran Premio di Monaco di quest'anno sarà diverso da quello a cui siamo abituati. Di fronte agli yacht e alle navi da crociera ormeggiate al largo della Costa Azzurra, tra le vie contorniate dai lussuosi palazzi monegaschi e, soprattutto, con le monoposto che sfrecciano a velocità folli sempre a pochi centimetri dai guardrail, la Formula 1 vivrà una domenica di palpitazioni. La tappa monegasca regala sempre sensazioni particolari, dal gusto un po' retrò, per quella che è la gara più iconica e tra le più discusse, nel bene o nel male, di ogni mondiale del Circus. Il sabato è sempre stato la punta di diamante del week-end di Montecarlo, per via della sessione di qualifica più pazza e da cardiopalma che ci sia, ma quest'anno, complice lo zampino della FIA, la corsa domenicale potrebbe persino superare lo spettacolo a cui abbiamo assistito nella giornata di ieri. I piloti dovranno infatti effettuare due pit stop obbligatori, che scombussoleranno completamente l'andamento e le previsioni del Gran Premio. Le posizioni di partenza restano cruciali, ma forse potrebbero non essere sufficienti per stabilire con certezza quasi assoluta quella che sarà la classifica finale odierna, come invece spesso è accaduto nelle passate edizioni.

La strategia tipica di Monaco

Oggi è necessario andare subito al nocciolo della questione: le strategie di gara. Facciamo prima un passo indietro e pensiamo a ciò che il Gran Premio di Monaco ci ha fatto vivere negli scorsi anni. Charles Leclerc, nella sua iconica prima vittoria casalinga del 2024, tanto agognata e sofferta nel corso della sua carriera, si era permesso un lusso che quest'anno Lando Norris, che scatterà in pole position, non potrà concedersi: quello di girare pianissimo, ad un ritmo quasi da Formula 2. Questa decisione non è stata certo una scelta sconsiderata o unica nel suo genere, ma semplicemente quella più sicura per portare a casa il primo posto alla bandiera a scacchi. Sul circuito di Monaco sorpassare è improbabile - se non proprio impossibile, ultimamente - e così il leader della corsa può scegliere di andare così piano da mantenere il gruppo compatto, compresi i piloti delle ultime posizioni. Questa mossa previene con efficacia una ipotesi di undercut, poiché chi si trova alle spalle del leader potrebbe sì rientrare prima di lui ai box, ma si troverebbe la strada sbarrata dal trenino di auto che andrebbero a sorpassarlo nel frattempo. Inoltre, l'incidente di Perez avvenuto alla partenza aveva provocato una bandiera rossa che aveva permesso a tutti di effettuare il cambio gomme obbligatorio; questo è andato a favore di Leclerc, che a quel punto ha corso ancora meno rischi del normale. Prendiamo tutto questo che è stato appena scritto e gettiamolo fuori dalla finestra: oggi le cose difficilmente andranno in questo modo.

La nuova strategia di Monaco

Scottata dalla corsa dello scorso anno, una delle più noiose di sempre, la FIA ha posto rimedio mettendo mano al regolamento. Quest'anno non ci sarà più una sola sosta minima obbligatoria per permettere ai team di smarcare la seconda mescola, bensì due. Questa decisione ha portato, innanzitutto, ad un effetto domino rilevante per quello che è l'utilizzo dei treni di gomme nel corso del week-end, poiché Pirelli non ne ha aumentato il numero per questo specifico fine settimana. I team hanno dovuto conservare un set nuovo in più per la domenica rispetto ai due soliti, ma alcuni non hanno comunque gomme medie e dure a sufficienza, perciò si ritroveranno a dover utilizzare un set di morbide durante la gara. Queste scuderie sono la Red Bull, la Racing Bulls e la Sauber. L'obbligo dei due rientri ai box potrebbe però scatenare scenari che neanche gli alti vertici avevano considerato, come quello di un pit stop immediato dopo la partenza. Questa opzione potrebbe essere sfruttata dai piloti che partono nella seconda metà della griglia, quelli fuori dalla zona punti, per smarcare immediatamente una sosta fin dall'inizio della corsa. Un'altra soluzione potrebbe essere quella di effettuare persino entrambi i pit stop nelle primissime battute della gara, così da poter poi correre senza il pensiero del rientro ai box. In tutti i casi sarà comunque importante la scelta che farà il leader, teoricamente Lando Norris poiché parte in pole position. Egli dovrà decidere se fare il proprio ritmo e allungare sugli inseguitori, come se si trattasse di una gara classica (la soluzione teoricamente migliore oggi), oppure comportarsi come accade solitamente qui e fare "da tappo" per evitare degli undercut. In conclusione, nessuno sa esattamente cosa potrebbe accadere oggi. Esplicative sono le note ufficiali della Pirelli, che non ha fornito alcuna alternativa papabile e una grafica semplicissima: "Tre differenti set di gomme da utilizzare, con tutte le mescole a disposizione: può accadere di tutto!". Leggi anche: Qualifiche GP Monaco, la griglia di partenza  

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