Ferrari, attacchi dalla Spagna: "Leclerc favorito su Sainz". La risposta di Vasseur

Clima rovente riguardo la gestione piloti in quel di Maranello. La stampa all'attacco. Il team principal: "Protetto il risultato della squadra"

di GABRIELE SINI
25 luglio 2023
Frederic Vasseur (Ansa)

Frederic Vasseur (Ansa)

Roma, 25 luglio 2023 - A Maranello tira una brutta aria. I risultati della Scuderia Ferrari in Formula 1 sono deludenti, al netto di una prima metà di stagione 2022 che aveva illuso tutti che il Cavallino Rampante fosse, finalmente, tornato a competere al vertice. Oggi il team comandato da Frederic Vasseur annaspa nella lotta come seconda forza del Mondiale, ma deve anche fare i conti con la situazione legata ai suoi due piloti. Charles Leclerc e Carlos Sainz sembrano due galli in un pollaio: in palio non c'è praticamente niente, poiché la Red Bull e Max Verstappen sono dominatori solitari del campionato costruttori e piloti, ma la mai definita gerarchia all'interno del box tra i due alfieri della Rossa inizia a creare non pochi problemi. Da una parte c'è il monegasco, talento sopraffino, innamorato della Ferrari, ma che vede gli anni trascorrere senza una monoposto da titolo tra le mani; dall'altra c'è lo spagnolo, spinto a gran voce dalla stampa iberica come colui che dovrebbe occupare il ruolo di prima guida e che, invece, sarebbe penalizzato dal muretto in favore del compagno. Proprio in questo contesto spinoso è infine dovuto intervenire Vasseur, che ha indirettamente risposto alla stampa spagnola descrivendo il perché di alcune decisioni prese durante il Gran Premio di Ungheria corso domenica scorsa.

L'attacco della stampa spagnola

In Spagna sembrano aver definitivamente perso la pazienza. I quotidiani iberici, già nelle scorse settimane, avevano spesso evidenziato come, a loro parere, Carlos Sainz fosse nettamente più veloce di Charles Leclerc, e di come la Ferrari non si stesse comportando in maniera equa nella gestione dei due piloti. Il monegasco sarebbe il preferito di Frederic Vasseur, nuovo team principal del Cavallino Rampante che aveva già stretto un legame con il numero 16 ai tempi del suo esordio in Formula 1, quando entrambi si trovavano in Alfa Romeo Sauber. Probabilmente anche per via di questo rapporto già consolidato, la stampa spagnola enfatizza ed evidenzia alcuni comportamenti portati avanti dal muretto della Rossa. Dopo il Gran Premio di Ungheria, però, il quotidiano Marca ci è andato giù pesante, sia contro Leclerc che contro il manager francese.

In un pezzo a cura del giornalista Marco Canseco, si leggono diverse "ingiustizie" che Sainz avrebbe patito durante la gara di domenica. Il titolo è tutto un programma: "Perché la Ferrari sta rallentando il suo pilota più veloce?". La prima critica mossa riguarda la decisione di non lasciar sopravanzare il pilota madrileno ai danni del monegasco, nelle prime battute del Gran Premio ungherese. Sainz montava le gomme rosse e, dopo una splendida partenza dall'undicesimo posto, si è ritrovato immediatamente alle spalle del compagno di squadra che, invece, montava le medie e stava svolgendo un altro tipo di corsa su un'altra strategia. Secondo Canseco, questo sarebbe stato il primo sgarbo compiuto dal muretto nei confronti del madrileno, che avrebbe avuto più passo per superare Leclerc e andare a caccia dei rivali.

Più avanti nel corso della gara, l'alfiere monegasco è stato vittima di un pit stop lungo, di 9,4 secondi. Il muretto ha dunque deciso di fargli effettuare un undercut nei confronti del compagno di squadra - che lo aveva sopravanzato - nella sosta successiva, che ha permesso a Leclerc di rimanere davanti a Sainz, nonostante la penalizzazione di cinque secondi inflitta al numero 16 per eccesso di velocità in pit lane. In merito a ciò, Canseco scrive: "Il Principe, come viene soprannominato in Italia (Charles Leclerc, ndr), è allergico alla delusione, che sia per colpa propria o altrui, come si è visto ai tempi di Binotto, e chi paga è Carlos, che ha un incrollabile spirito di squadra e le cui lamentele sono quelle di un gentiluomo inglese del XIX secolo".

Il giornalista di Marca però rincara la dose poco dopo, attaccando il team principal Frederic Vasseur: "Una doppia sosta assurda, una penalità di tempo sempre per il solito Leclerc e l’impossibilità di superare pur essendo molto più veloci in pista. Niente di nuovo dall’arrivo di Fred Vasseur lo scorso gennaio". Infine, ce n'è anche riguardo il tema dei contratti dei due piloti. Entrambi sono in scadenza a fine 2024: "Quello che si intuisce, anche se non è confermato, è che non si vuole assolutamente disturbare Leclerc, che la stampa italiana e la dirigenza Ferrari vogliono rinnovare come se avesse vinto diversi titoli e che Sainz non ha intenzione di andare a combattere da solo". Una visione netta e unilaterale che si ripercuote anche sui social, dove i tifosi ferraristi sembrano ormai essere divisi anche tra loro.

Il velato attacco di Sainz

Nelle immediate interviste di rito al termine del Gran Premio di Ungheria, Carlos Sainz ha lanciato una frecciatina al proprio muretto. Lo spagnolo ha preso in esame il pit stop lungo che è costato molto tempo a Leclerc e giustificato così la scelta di far effettuare un undercut al monegasco: "Non c’è molto da dire, Charles ha avuto un pit stop lento e al muretto hanno cambiato posizione per compensare: un peccato, ma quello di cui dobbiamo preoccuparci è il distacco che la Mercedes ci sta dando. Anche la McLaren è chiaramente davanti a noi, dobbiamo concentrarci su noi stessi e migliorare, perché i rivali stanno facendo grandi passi avanti". Un accenno di polemica, mescolato al discorso relativo al passo della SF-23, che si è mostrata come quarta forza all'Hungaroring.

La risposta indiretta di Vasseur

A gettare acqua sul fuoco ci ha pensato Frederic Vasseur. Il team principal della Ferrari ha commentato le scelte del muretto e le motivazioni che hanno portato a preferire un undercut per Leclerc, cercando di evitare le polemiche: "Quello era il modo migliore per proteggere il risultato del team. Considerando che Carlos è dovuto partire sulle soft e guardando all’usura delle gomme, Leclerc aveva il potenziale per finire 20 secondi davanti alla fine della gara. Vuol dire che la decisione era giusta. Prima della chiamata, però, nessuno può predire se ci sarà un problema con la pistola o una penalità. È sempre facile riguardare la gara dopo la bandiera a scacchi". La stagione è ancora lunga e il clima a Maranello sembra essere davvero bollente.

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