Imola fuori dalla Formula 1 del 2026: ecco il calendario ufficiale

Le speranze del Ferrari restano appese a un eventuale forfait di Madrid. Il presidente della Regione e il sindaco: “Non è la parola fine”. L’obiettivo vero è rientrare nel 2027

di ENRICO AGNESSI
10 giugno 2025
Imola fuori dalla Formula 1 del 2026: ecco il calendario ufficiale

Imola (Bologna), 10 giugno 2025 – Ora è ufficiale: Imola è fuori dal Mondiale di Formula 1. Nel calendario 2026 reso noto in mattinata dai vertici del Circus, l’unica tappa italiana è il Gran premio di Monza.

La Ferrari all'ultimo Gp di F1 a Imola
La Ferrari all'ultimo Gp di F1 a Imola

Confermate dunque le indiscrezioni dei giorni scorsi, che vedranno la massima competizione automobilistica partire l’8 marzo dall’Australia e concludersi dopo 24 gare il 6 dicembre ad Abu Dhabi. Nella finestra di fine maggio, che negli ultimi anni era stata riservata a Imola, viene spostato il Gp del Canada, con Monaco che a sua volta slitta a inizio giugno.

Come chiaro ormai da qualche giorno, per Imola l’unica speranza di restare nel Circus resta quella di un eventuale forfait di Madrid: la gara, in programma il 13 settembre, nel calendario della F1 2026 viene infatti indicata con un asterisco in quanto il nuovo circuito spagnolo aspetta l’omologazione della Fia.

Nel caso in cui Madrid ce la faccia, a Imola non resterà che lavorare in ottica 2027 per rientrare nel Circus. Come? Il piano è ormai noto: un sistema a rotazione con un paio di tracciati storici, vedi Spa e Barcellona, per ospitare la gara ogni due o tre anni con un esborso economico di 35-40 milioni a Gp contro i 25 pagati fino alla scorsa edizione. Una cifra ben lontana rispetto ai 55-60 milioni che venivano invece chiesti dalla F1 per far parte del Circus in maniera stabile. 

“Questa notizia non rappresenta affatto la parola fine – commentano in una nota congiunta il presidente della Regione, Michele de Pascale, e il sindaco Marco Panieri –. Siamo ed eravamo consapevoli della complessità delle dinamiche legate al calendario e il quadro era molto complicato fin dall’inizio”.

Poi un riferimento indiretto all’operato del Governo. “Abbiamo evidenziato più volte, a più riprese, con diverse modalità, a tutti gli attori coinvolti, l’importanza e la strategicità della questione – sottolineano de Pascale e Panieri –. Tuttavia, questo non è il tempo delle polemiche, degli scaricabarili e di abbandonarsi alla rassegnazione. Ora è il tempo, per tutti, di assumersi le proprie responsabilità e riprendere i ragionamenti per un ritorno in calendario. Continuiamo a crederci, con convinzione e lucidità, con l’orgoglio di un territorio che, insieme agli altri partner istituzionali, ha dimostrato di saper sognare in grande e costruire concretamente opportunità”.