Formula 1, le pagelle di Leo Turrini: Hulkenberg e Alonso ringiovaniti, Piastri verso il monologo
Leclerc si supera con una vettura modesta, Hamilton in crisi. Hadjar si conferma la rivelazione dell’anno

Nico Hulkenberg a destra con il compagno Gabriel Bortoleto
Le pagelle del gp di Barcellona di Leo Turrini.
10 HULKENBERG. Rende felice Mattia Binotto con un clamoroso piazzamento a ridosso del podio, ottenuto per giunta umiliando la Rossa di Hamilton. Questo veterano tedesco sta improvvisamente vivendo una seconda giovinezza in una F1 di teenager.
10 PIASTRI. Fa semplicemente tutto quello che vuole. Chi si aspettava una flessione McLaren dopo l’introduzione della nuova norma sulla flessibilità delle ali anteriori è stato clamorosamente smentito. Anche dal talento di Oscar.
8 ALONSO. Irriducibile vecchiaccio! Si danna su ogni angolo del circuito con l’unica Aston Martin in pista e alla fine le circostanze lo premiano, permettendogli di entrare in zona punti. Bravo.
8 ANDREA BERTOLINI. Ieri a Monza l’ex collaudatore F1 della Ferrari in epoca Schumi ha chiuso la sua carriera internazionale. Partito come operaio a Maranello, diventò campione del mondo con la Maserati a ruote coperte. Una delle ultime storie romantiche dell’automobilismo.
8 LECLERC. Giustamente assolto dai commissari, dopo aver fatto quello che può con una Ferrari modesta. La safety car gli dà una mano offrendogli nell’immediato una presenza sul podio. Ma l’auto non va.
7 HADJAR. Già segnalato, ma conviene ripetere: questo giovanotto con la ex Minardi si sta rivelando il miglior prodotto della scuola Red Bull dopo la leggenda Verstappen. Mica poco.
6 VERSTAPPEN. In coda al Gran Premio finisce invischiato in una rocambolesca sequenza di vicissitudini. Gli rimane solo la gomma bianca e poi la giuria se la prende con lui. Diverte la platea, ma lui si diverte poco.
6 ANTONELLI. Il Golden Boy di Bologna aveva bisogno di una iniezione di fiducia dopo le delusioni di Imola e Montecarlo. Ma la Mercedes lo molla a piedi e il distacco nei confronti del compagno di squadra Russell era troppo pesante.
5 SAINZ. Era la gara di casa per il predecessore di Hamilton in Ferrari. Ma il fattore campo non ha funzionato: la mediocre prestazione della Williams ha trascinato Carlitos nel gorgo dell’anonimato.
5 HAMILTON. Prestazione imbarazzante del Baronetto, che nel finale subisce addirittura il mortificante sorpasso della ex Sauber di Hulkenberg. Per ora il matrimonio con la Ferrari è solo un rosario di spine. Purtroppo.
0 BRIATORE. Il pirotecnico ex geometra di Cuneo continua a ripetere che presto la Alpine tornerà a lottare per qualcosa di importante. Nel presente, la sua mano miracolosa ancora non produce magie…
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