Hamilton e Leclerc: sfide e speranze in vista di Montecarlo
Hamilton e Leclerc riflettono sulle difficoltà e le speranze per il GP di Montecarlo, con la SF25 sotto esame.

Hamilton e Leclerc riflettono sulle difficoltà e le speranze per il GP di Montecarlo, con la SF25 sotto esame.
Meglio che niente, per carità. Alla fine i tifosi, compresi Valentino Rossi, Alberto Tomba e l’ex interista Ronaldo, hanno festeggiato ì piazzamenti di Hamilton e Leclerc, nel giorno del poker di successi consecutivi di Verstappen. Questo passa il convento di Maranello e ormai è inutile coltivare illusioni. Come del resto Lewis e Carletto hanno compreso da un pezzo. Ma dietro l’angolo c’è Montecarlo, dove far bene in qualifica sarà persino più importante del solito. E il sabato è uno dei punti deboli della disgraziata SF25…
Comunque, ecco le versioni di Hamilton, Leclerc e Vasseur.
In sintonia. Ha detto Lewis, che con il quarto posto finale ha ottenuto il miglior risultato in un Gp da quando è ferrarista: "Finalmente mi sono sentito molto più in sintonia con la vettura, una sensazione che mi mancava dalla gara Sprint in Cina. Tutto ha funzionato alla perfezione: strategia, pit stop, bilanciamento, e questo ci ha permesso di recuperare bene. C’è ancora del lavoro da fare, soprattutto sul giro secco, ma se riusciamo a continuare su questa strada, potremo lottare per il podio. Grazie mille ai tifosi: il vostro supporto significa tantissimo e spero che siate orgogliosi".
Deluso. Ha detto Leclerc: "Ci sono gare che non vanno per il verso giusto, e direi che per me è stato proprio così. Siamo stati davvero sfortunati con il tempismo di Virtual Safety Car e Safety Car. Non ho potuto sfruttare la prima, e durante la seconda non avevamo le gomme giuste a disposizione, ma non ci sono rimpianti. Chiudere in sesta posizione non è così male considerando quanto è stato complicato il nostro weekend, ma non è certo il risultato a cui puntiamo. Il nostro obiettivo – ha detto Carletto – deve essere migliorare la performance in qualifica, perché in gara la macchina è veloce. Ora si va a Monaco, dove ci aspettiamo un fine settimana molto impegnativo perché quel circuito potrebbe mettere in evidenza le debolezze della SF-25. Ha caratteristiche molto specifiche e richiede un assetto completamente diverso rispetto a tutti gli altri: spero che sapremo sfruttare al meglio questa occasione".
Vasseur. Infine, il capo del reparto corse: "Il nostro passo gara è stato solido dall’inizio alla fine, le strategie sono state corrette e i pit stop sono stati eseguiti ancora una volta molto bene. Ovviamente però c’è un po’ di frustrazione, perché con una qualifica migliore avremmo potuto fare ancora di più. Sono ormai tre o quattro corse che vediamo questa differenza tra passo in qualifica e passo gara e ci dobbiamo lavorare, ma credo che abbiamo ottenuto il miglior risultato possibile. Lewis ha disputato una corsa molto solida, tenendo sempre un ottimo ritmo ed effettuando dei bei sorpassi, mentre per quanto riguarda Charles di sicuro né la Virtual Safety Car né la Safety Car sono arrivate al momento giusto. Capisco la sua frustrazione, ma credo che nel momento in cui la gara è stata neutralizzata mancassero ancora troppi giri alla fine per montare le Soft, e sono convinto che quella di lasciarlo fuori con le Hard sia stata la decisione giusta. Nel finale la richiesta a Charles di restituire la posizione ad (Alex) Albon è stata presa perché l’episodio era molto al limite, e se avesse ricevuto una penalità sarebbe finito più indietro".
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