La Ferrari scalda i motori a Le Mans Sabato parte l’assalto alla leggenda

La 499P sfiderà nel weekend la Toyota. E intanto la Maserati torna a vincere dai tempi di Fangio nel 1957

di LEO TURRINI -
6 giugno 2023
La Ferrari scalda i motori a Le Mans  Sabato parte l’assalto alla leggenda

La Ferrari scalda i motori a Le Mans Sabato parte l’assalto alla leggenda

di Leo Turrini

È così malinconico il presente della Ferrari da Gran Premio che conviene recuperare il filo della Storia con la maiuscola. Una Storia che, curiosamente, si fa cronaca.

Domenica scorsa, mentre Leclerc e Sainz penosamente arrancavano sul circuito di Barcellona, nella remota Indonesia si è materializzato un evento speciale.

Sessantasei anni dopo l’ultima vittoria di Juan Manuel Fangio al volante di una Maserati “a ruote scoperte”, come si dice in gergo, un’altra macchina del Tridente modenese sfrecciava trionfalmente sotto la bandiera a scacchi.

È accaduto a Giacarta, in una tappa del mondiale di Formula E, il campionato per monoposto spinte da batterie elettriche. A firmare l’impresa, perché di impresa si tratta, è stato un pilota che certo mai diventerà famoso come il mitico Fangio. Ma a Maximilian Gunther spetta il privilegio di aver restituito l’emozione del primato, appunto Maserati, che attendeva un momento del genere addirittura dal Gran Premio di Germania di Formula Uno del 1957!

Marchionne. Ad immaginare un ritorno del Tridente nelle competizioni per monoposto fu Sergio Marchionne.

L’allora amministratore delegato del gruppo Fiat, nonché presidente di Ferrari, nel 2016 rispose ad una mia domanda sul futuro “sportivo” di Maserati accarezzando l’ipotesi di coinvolgere il glorioso marchio nelle competizioni “elettriche”. Era una scommessa. Sta funzionando.

A Le Mans. È una scommessa anche quella che John Elkann ha fatto sul ritorno della Ferrari alla 24 Ore di Le Mans nella categoria top.

Fin qui, in riferimento alla Formula Uno, il nipote di Gianni Agnelli si è dimostrato inadeguato al ruolo. Non ha passione per la materia, non fa mai sentire pubblicamente la sua voce, insomma non ha compreso che la Ferrari da Gran Premio è amore. E questo suo distacco dalle emozioni dei box pesa sul fallimento della Scuderia.

Però, per onestà intellettuale, al pallido John va riconosciuto un merito. Ha intuito che Ferrari significa Le Mans, per chi conosce la Leggenda. E dunque quando i regolamenti tecnici del settore hanno aperto una finestra, Elkann ha voluto che da Maranello uscisse una vettura in grado di battersi per la vittoria assoluta nella mitica 24 Ore in terra di Francia.

La 499P è una hypercar, come si dice oggi, meravigliosa. Forse non è ancora all’altezza della Toyota, che essendo entrata prima nella categoria gode di un vantaggio competitivo innegabile.

Eppure, la Ferrari “da Le Mans” è già salita sul podio alla 12 Ore di Sebring e a Spa. Da domani iniziano le qualifiche sul tracciato transalpino che ispirò un film di Steve McQueen. E sognare non è proibito.

Invece per la Rossa di Formula Uno facciamo che ne riparliamo nel 2024, purtroppo.

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