Gp Imola, le pagelle di Leo Turrini: Max da 10, Antonelli e Vasseur devono riparare
Segnali di risveglio da Hamilton, Albon vince il duello in famiglia con Sainz. Tsunoda miracolato

Charles Leclerc e Fred Vasseur
10 PIERO FERRARI. Qui citato perché è diventato bisnonno del piccolo Giorgio, figlio del nipote Enzo Ferrari junior. Complimenti con una garbata richiesta: poiché la Rossa è passione, che ne direbbe di prendersi la briga di dare qualche buon consiglio a Fred Vasseur? Ne ha tanto bisogno…
10 VERSTAPPEN. Certo, è aiutato dalla fortuna nei momenti dei pit stop ma non per caso è il primo nella storia a vincere quattro volte di seguito a Imola. E la manovra iniziale ai danni di Piastri è da antologia. Non mollerà il titolo tanto facilmente.
8 HAMILTON. Toh, chi si rivede! Parte dodicesimo ma in gara non sbaglia niente, sfrutta tutte le circostanze favorevoli e alla fine ottiene un quarto posto che è il suo miglior risultato, Sprint di Shanghai a parte, con la Ferrari. Meglio che niente. Sperando sia una inversione di tendenza.
8 LECLERC. E che gli vuoi dire? Attacca come un indemoniato, è perseguitato dalla jella nei momenti delle soste, insomma è il Paperino di Maranello. Ma avercene di gente come lui. Anche perché è uno che dice pure le verità scomode.
7 NORRIS. Se non altro vince il derby in famiglia con Piastri ma è un’altra domenica agrodolce per Lando: guida una McLaren e su sette Gran Premi ne ha conquistato appena uno. Francamente troppo poco.
7 ALBON. L’asiatico fa dannatamente sul serio e Leclerc se ne accorge malinconicamente nel finale. In casa Williams sta rendendo dura la vita ad un tipo come Sainz, che non è per niente uno fermo. Notevole.
7 ALONSO. Alla distanza la Verdona crolla, ma nel ventesimo (!) anniversario della sua vittoria a Imola il veterano spagnolo mette la Aston Martin in terza fila, si diverte all’inizio e insomma dà un senso alla sua permanenza sulla griglia di partenza.
6 TSUNODA. Un miracolato. Sabato incappa in un incidente spaventoso, la Red Bull gli ripara la macchina, lui scatta dalla pit lane e di riffa o di raffa riesce ad infilarsi in zona punti. In breve: poteva andargli peggio!
5 ANTONELLI. Anche esperienze così aiutano a maturare. Il Golden Boy di Bologna vede svanire in fretta il sogno. In qualifica non aveva brillato, in gara la Mercedes lo lascia a piedi. E’ stato un week end da dimenticare, ma ci sta.
5 COLAPINTO. L’argentino al debutto in Alpine era molto atteso ma forse il parcheggio in panchina gli ha tolto smalto. Sbaglia al sabato e in gara non trova mai il colpo d’ala. Rimandato.
5 VASSEUR. La domenica imolese lo sottrae ad una condanna senza appello, perché bene o male Hamilton e Leclerc riscattano parzialmente il disastro del sabato. Ma la Ferrari non può essere questa e con la sensibilità che non gli manca Fred avrà certamente compreso che deve cambiare tante cose. Da lui ci si aspetta di più. Molto di più. Anche sul modo di comunicare.
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