McLaren domina a Miami: Piastri inarrestabile, Ferrari in difficoltà

Piastri guida la McLaren alla vittoria nel GP di Miami, mentre la Ferrari mostra segni di nervosismo tra i piloti.

di LEO TURRINI
5 maggio 2025
Piastri guida la McLaren alla vittoria nel GP di Miami, mentre la Ferrari mostra segni di nervosismo tra i piloti.

Piastri guida la McLaren alla vittoria nel GP di Miami, mentre la Ferrari mostra segni di nervosismo tra i piloti.

Una McLaren ormai imprendibile, capace di rifilare oltre mezzo minuto al terzo. Un Piastri che comanda senza problemi il mondiale. E una Ferrari che oltre a non migliorare inizia a mostrare segni di nervosismo tra i piloti. Ecco le pagelle del gran premio di Miami.

10 PIASTRI. Gli riesce tutto facile. La McLaren è un missile, ma lui è decisamente più abile di Norris nello sfruttare il margine che il team Papaya ha sulla concorrenza. Vero favorito per la successione a Max Verstappen.

9 ALBON. È lui a mettere la Williams davanti a una Mercedes e alle due Ferrari. Fa meglio di un Sainz che comunque non molla. Questo pilota asiatico sta rivelandosi un manico sempre più interessante, considerato il mezzo che ha a disposizione.

8 RUSSELL. Completa il podio e già per questo merita congratulazioni. Non riceve mai la dovuta attenzione, fermo restando che la sua Mercedes ha beccato comunque più di mezzo minuto dalla McLaren…

7 ANTONELLI. Ci sta che si aspettasse di più, dopo un fine settimana che lo ha visto sugli scudi. La partenza è stata splendida, dopo ha trovato difficoltà. Ma è andato a punti. Harry Potter è italiano e guida la Mercedes.

7 VERSTAPPEN. La pole del sabato lo aveva un po’ illuso ma poi in gara la differenza tra Red Bull e McLaren emerge in maniera pesante. Resta l’unico che può mettere pepe sul piatto di un mondiale monocromatico, color Papaya.

6 HAMILTON. Si arrabbia di brutto con il muretto Rosso perché arriva tardi l’ordine a Leclerc di dargli strada. Poi deve restituire la posizione e si lamenta di nuovo. È un altro tassello nel mosaico della frustrazione del Baronetto. La luna di miele con il Cavallino è già finita da un pezzo. Meglio: in pista si ha proprio l’impressione non sia mai iniziata. Purtroppo.

5,5 LECLERC. Prende male l’invito a far passare Hamilton e dal suo punto di vista c’è pure da capirlo. Alla fine chiude comunque davanti. Ma mettono tristezza queste discussioni per un mediocre piazzamento. In generale, pensando anche all’errore prima della Sprint, per Carletto è stato un week end mediocre.

5 ALONSO. D’accordo, sta aspettando la Aston Martin di Adrian Newey per il 2026. Ma la domanda resta: vale la pena, ad oltre quarant’anni, esporsi ad una sequenza di prestazioni anonime, con una macchina oggettivamente impresentabile?

5 VASSEUR. Le due Ferrari si battono con la Williams e con la Haas e non erano queste le aspettative del popolo Rosso. È davvero un mistero poco gaudioso cosa abbiano combinato a Maranello durante l’inverno. E dietro l’angolo c’è l’appuntamento del cuore a Imola…

5 BRIATORE. Forse al vecchio Flavio conviene accelerare la promozione di Colapinto: la gestione dell’Alpine non è fin qui alla altezza del glorioso curriculum (7 mondiali vinti) dell’ex top manager di Benetton e Renault. Gli anni passano per tutti?

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