"Addio Angelo, un pezzo di storia dello sport"
Il ricordo commosso di tanti ex atleti, alla notizia della scomparsa di Marrocchino, storico fisioterapista arrivato fino alle Olimpiadi

"Addio Angelo, un pezzo di storia dello sport"
"Ciao Angelo, persona semplice e dalle capacità rare". Un pensiero che accomuna amici, atleti e non solo, in ricordo di Angelo Marrocchino, fisioterapista e uomo di sport, deceduto dopo aver combattuto negli ultimi anni contro la leucemia. La notizia della sua morte è circolata velocemente ieri sui social e in città, a centinaia i messaggi di cordoglio. Dopo aver iniziato come infermiere e capo sala all’ospedale Sant’Anna, Angelo si licenziò per dedicarsi all’attività di fisioterapista, prima a Ferrara in via Borgo Leoni e poi definitivamente in via Torino a Santa Maria Maddalena. Nelle pareti del suo studio un vero ‘museo’ di foto che lo ritraggono con atleti di livello nazionale dei vari sport, calcio, atletica, ciclismo, nuoto, pallavolo e nell’ultimo periodo anche del rugby Rovigo. Marrocchino è stato presente a più Olimpiadi, al fianco di campioni come Klaus Dibiasi, Gelindo Bordin e tanti altri. Una persona che sapeva ‘trattare’ ogni suo cliente come fosse un professionista, dal bambino all’adulto, sempre con la stessa professionalità. Cresciuto negli anni d’oro in cui lo sport ferrarese era alla ribalta soprattutto nell’atletica, grande amico del compianto Giampaolo Lenzi, lascia una moglie e due figlie, oltre alle amatissime nipoti. Il ricordo commosso di Massimo Magnani: "Una delle persone che ha caratterizzato la mia vita di atleta, mi ha seguito fin dai primi anni della mia attività, aiutandomi a curare, ma soprattutto a prevenire gli infortuni, aveva mani d’oro e utilizzava tecniche di trattamento all’avanguardia e sempre innovative. Insieme siamo stati nella squadra olimpica di Montreal 1976 e quando Pietro Mennea lo conobbe, volle essere trattato da lui. Con Angelo se ne va non solo un amico, ma un pezzo di storia ferrarese dello sport". Tra i tanti ricordi quello di Alessandro Bratti, segretario generale dell’Autorità distrettuale del Fiume Po, ex parlamentare e giocatore di volley: "Angelo è stato un amico, un uomo di capacità professionali straordinarie che ha accompagnato un pezzo importante della storia dello sport ferrarese e non solo. Difficile definirlo come massaggiatore, fisioterapista, al di là del titolo le cose che faceva e le sue capacità di diagnosi erano uniche. È stato per noi della famiglia del volley un riferimento e un amico".
Mario Tosatti
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