Asd Santo Stefano: 50 anni di basket in carrozzina e rinascita a Porto Potenza
La storica squadra di basket in carrozzina Asd Santo Stefano celebra 50 anni di sport inclusivo e successi internazionali.

La storica squadra di basket in carrozzina Asd Santo Stefano celebra 50 anni di sport inclusivo e successi internazionali.
C’è uno sport che vale una rinascita. Una palla da basket che ha dato la possibilità a tante storie di intrecciarsi, a tanti ragazzi di rinascere. È questo il cuore pulsante dell’Asd Santo Stefano di Porto Potenza, la storica squadra di basket in carrozzina, nata nel 1976 all’interno dell’Istituto Santo Stefano. Un’iniziativa che oggi è molto più di una società sportiva: è una palestra di vita, un punto d’incontro tra sport di altissimo livello e percorso riabilitativo. "Tutto è nato a metà degli anni 70 dalla voglia di alcuni pazienti ricoverati di fare sport – racconta chi la squadra la vive da anni come Nico Coppari, per quasi 20 anni addetto stampa – e col tempo, da passione spontanea, è diventata una realtà di riferimento nazionale ed europeo". A confermarlo, le coppe europee vinte negli anni e lo storico titolo di Campioni d’Italia nel 2019. "Fin dalle origini l’Asd Santo Stefano si è distinta per la qualità degli atleti e per i principi etici che guidano ogni nostro progetto. Crediamo nello sport come strumento di crescita personale, inclusione e partecipazione sociale, con una particolare attenzione verso le persone con disabilità" spiega Antonio Bortone, vicepresidente dell’Asd Santo Stefano di Porto Potenza. "Il percorso della squadra è fatto di risultati concreti e riconoscimenti importanti. Quest’anno la società è stata premiata dalla Federazione pallacanestro in carrozzina (Fipic) per i 50 anni di attività. Un traguardo che conferma la solidità e la visione a lungo termine del club. La partecipazione al campionato di Serie A, la prima partecipazione al girone Champions League, le finali di Coppa Italia e Supercoppa testimoniano un alto livello tecnico e una costanza di rendimento". "Il nostro team è composto da atleti internazionali provenienti da Stati Uniti, Irlanda, Israele e Francia – prosegue Bortone – assieme a una rappresentanza italiana che costituisce anche l’ossatura della Nazionale. Siamo oggi la settima squadra del ranking europeo per club". Ma ciò che rende unica questa squadra non sono solo i trofei. Sono i volti, le biografie, le ripartenze. Ragazzi arrivati da ogni parte d’Italia e del mondo, con disabilità congenite o acquisite, che trovano nello sport una seconda possibilità. Qui si ricostruisce tutto: il fisico, la testa, le relazioni. Un ragazzo che ha subito un incidente, o una malattia improvvisa, può sentirsi finito. Ma lo sport ti rimette in pista. Inoltre l’impegno della squadra non si limita al campo da gioco. L’Asd è protagonista anche nella promozione sociale dello sport inclusivo, gli Atleti sono testimonial negli Istituti comprensivi scolastici delle provincie della regione nonché sempre presenti ad eventi istituzionali. Inoltre, con il progetto ‘Il Canestro della Vita’, si intensificherà anche questa presenza nelle scuole per contrastare il bullismo e promuovere il rispetto attraverso lo sport".
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