Atletica, Imola manca ancora le Olimpiadi. Cavini: "Ma il futuro sorride ai nostri ragazzi"

Il presidente della Sacmi Avis traccia un bilancio: "Tesserati in aumento, investiamo nel settore giovanile e abbiamo tanti talenti emergenti"

di MATTIA GRANDI
21 luglio 2024

Atletica, Imola manca ancora le Olimpiadi. Cavini: "Ma il futuro sorride ai nostri ragazzi"

Non c’è traccia di atleti nati a Imola o tesserati per società sportive della città tra i 403 partecipanti della spedizione italiana ai Giochi olimpici di Parigi in programma dal 26 luglio all’11 agosto. Un sortilegio scongiurato negli ultimi tempi soprattutto grazie al contributo dei portacolori dell’Imolanuoto sempre qualificati nelle recenti quattro edizioni. La pattuglia azzurra più nutrita però è quella dell’atletica, con 82 protagonisti totali, spunto ideale per fotografare l’istantanea in casa Atletica Imola Sacmi Avis con il presidente Massimo Cavini al timone del sodalizio da ben 18 anni: "L’atletica leggera proiettata alle latitudini locali, andando indietro nel tempo fino al 1905, non ha mai regalato la gioia del gettone olimpico a nessun imolese – analizza Cavini –. E sarà impresa ardua anche in futuro".

Già, perché l’alchimia perfetta tra doti fisiche naturali di partenza dell’atleta, assenza di infortuni, supporto tecnico di qualità e dea bendata a proprio favore complica il cammino: "La nostra società lavora con impegno sui giovani e la crescita nel tempo è stata costante – continua il presidente –. Trent’anni fa, all’atto della fusione tra Atletica Sacmi e Atletica Avis (era il 1994, ndr), i tesserati erano 150 mentre oggi sono 430. Investiamo molte energie nel settore giovanile considerando che per la specialità la maturazione dell’atleta avviene dopo i 20 anni e la concorrenza a livello mondiale è altissima".

Intanto, però, i risultati di rilievo non mancano: "Le nostre punte di diamante hanno un posto, a livello nazionale, nelle prime dieci caselle della graduatoria delle rispettive categorie ma per centrare i due o tre pass olimpici serve qualcosina in più – sottolinea Cavini –. Francesco Conti negli 800 metri, che si allena stabilmente nella pista dello stadio Romeo Galli, Luis Matteo Ricciardi specializzato nei 5.000 e 10.000, la saltatrice in alto Marta Morara ora tesserata per l’Aeronautica Militare e Michele Brini nel decathlon sono nomi noti agli addetti ai lavori. Quasi tutti loro hanno avuto a che fare con qualche collega che alle Olimpiadi ci andrà".

Ma il futuro ha tinte rosee: "C’è un gruppo di talenti emergenti imolesi, di età compresa tra i 17 ed i 21 anni, molto interessante – svela il presidente dell’Atletica Imola Sacmi Avis –. Ragazzi che devono arrivare al giusto punto di maturazione per meglio comprendere le razionali ambizioni. Elementi come la marciatrice Beatrice Palmonari, reduce dal sesto posto agli Europei Under 18, ma anche i mezzofondisti Mattia Turchi, Giada Martelli, Letizia Mengozzi, Sara Rai allenati da Vittorio Ercolani ed i velocisti Simone Ferrari e Daniele Cetrone".

Con l’effetto Jacobs e Tamberi che lievita il numero delle iscrizioni: "Già dalle scorse Olimpiadi, rincarato con il boom di medaglie agli Europei di atletica di Roma, qualcosa è successo – conclude Cavini –. Le richieste di tesseramento arrivano da ragazzi dalle buone doti fisiche che un tempo puntavano prima su calcio e basket. Questo fa ben sperare. Nel frattempo abbiamo rafforzato il nostro organico con l’innesto del nuovo direttore tecnico Luca Galletti".

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