Atterraggio al centimetro Corradini campione d’Italia
Il paracadutista, 7mila lanci in carriera, ha conquistato il titolo ad Arezzo "Una passione lunga 40 anni. Ho amato questa disciplina spinto da mio padre" .

Provateci voi, a lanciarvi con il paracadute. Ma provateci, soprattutto, a centrare, da un migliaio di metri di altezza, un ‘bersaglio’ largo 2 centimetri. Lo ha fatto, il sassolese Stefano Corradini, in quattro occasioni su 10, e quando lo ha mancato, il bersaglio, lo ha mancato di pochissimi centimetri mettendo in bacheca l’ennesimo trofeo di una carriera infinita. Campione Italiano di paracadutismo, specialità precisione in atterraggio, titolo conquistato ad Arezzo giusto un paio di giorni fa: non il primo alloro che Corradini, oltre 7mila lanci in carriera, il primo a 17 anni, "spinto – dice – da mio padre che mi ha avviato a questa disciplina che mi ha affascinato da subito". L’ultimo, appunto, ad Arezzo, gli è regalato, si fa per dire, un altro tricolore, dopo quello dell’anno scorso che gli era valso anche i complimenti dell’Amministrazione Comunale, che lo aveva convocato in Municipio per premiarlo.
Di mestiere Corradini, che ha compiuto 60 anni lo scorso primo maggio, fa il tecnico ceramico, nel tempo libero si lancia e va a bersaglio, spesso e volentieri, capitalizzando una capacità non comune anche considerato che "il paracadute non ha motori o altro che ne orienti la traiettoria: sta a noi fare in modo di arrivare il più lentamente possibile sul bersaglio, e centralo, ed è proprio questa attenzione al minimo dettaglio che mi spinge a continuare e provare a migliorarmi, sempre e comunque". In curriculum, per Corradini, più di 300 gare e 50 podi a livello nazionale e internazionale, tra i risultati più prestigiosi due Titoli individuali ai Campionati Europei U.E.P., altrettanti ai Campionati Italiani A.N.P.d’I., quattro secondi posti ai Campionati Italiani A.& C., quattro Titoli a squadra ai Campionati Italiani A.& C., cui si aggiungono due secondi posti a squadra nel circuito W.C.S. di coppa del mondo.
"L’entusiasmo è quello di sempre, la volontà di andare oltre quanto già fatto e migliorarsi anche: con il tempo ho affinato la tecnica, sorretto soprattutto da una passione che mi ha trasmesso mio padre", dice Corradini, stabilmente nel giro della nazionale italiana e tesserato per la ‘Scuola Nazionale’ che fa base al campovolo "ma ovviamente, come richiesto da una disciplina così particolare, si sposta a seconda delle disponibilità di piste, aerei e strutture,m e anche delle risorse sulle quali possiamo contare grazie alla generosità di quegli sponsor dei quali siamo sempre alla ricerca". Lui, approfittando dei weekend, quando può si lancia, spesso va a bersaglio e altrettanto spesso vince, ancora affascinato dal cielo e dal volo come lo era quando, ormai più di quarant’anni fa, si lanciò la prima volta.
Stefano Fogliani
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