Bracco, brillano le stelle
A Budapest due settimi posti e un pass per Parigi 2024 .

di Giuliana Lorenzo
Due settimi posti e un pass per Parigi 2024. Il bilancio personale della Bracco Atletica, ai Mondiali di Budapest, conferma il buon lavoro fatto dalla società, vera e propria fucina di talenti. Nella rassegna, terminata il 27 agosto, hanno brillato Alessandra Bonora, Giancarla Trevisan nella staffetta 4x400 ma anche Ludovica Cavalli nei 1500. Le prime due, con Alice Mangione e Anna Polinari, hanno tagliato il traguardo da settime con il crono di 3.24.98. La bresciana Alessandra Bonora e l’italoamericana Giancarla Trevisan, oro e argento agli Assoluti di Molfetta, sono state terza e quarta frazionista.
La Bonora, classe 2000, ha iniziato con l’atletica seguendo le orme della sorella Isabella. In un primo momento si è dedicata agli 80 metri, passando gradualmente ai 300, fino ai 400. Nel 2022 si è imposta a livello italiano vincendo il titolo u23, all’aperto e al chiuso e quest’anno ha conquistato il suo primo assoluto. La Trevisan, chiamata da tutti “Gia“, vanta, invece, un passato da calciatrice. Classe 1993 è nata a Laguna Niguel. Il padre, architetto, dopo essere cresciuto nello Iowa si è infatti trasferito in California. Lì l’azzurra si è avvicinata allo sport dando calci a un pallone. Attaccante dal grande talento, nota per la sua velocità, ha dovuto virare sulla corsa per un infortunio al ginocchio. Al College ha preso parte alle competizioni e alle finali Ncaa vestendo la maglia degli Arizona Wildcats. Quest’anno, tra i risultati degni di nota, il 51.91 a Bellinzona con cui ha battuto il suo primato personale.
Non solo staffetta, dal mezzofondo è arrivato un biglietto con destinazione Parigi 2024. Nel “boarding pass“ c’è il nome di Ludovica Cavalli, genovese, classe 2000, atleta dell’Aeronautica Militare è cresciuta tra le fila della Bracco con cui continua a competere ai societari. Nella finale dei 1500 metri piani ha chiuso in 4’01“84 realizzando il primato personale ma soprattutto il minimo olimpico (per lei undicesimo posto conclusivo). Già in semifinale aveva ben figurato correndo con il tempo di 4’02“82 che l’era valso il primo record. Come la compagna della Bracco anche la Cavalli si è affacciata al mondo dello sport passando dal calcio. “Colpa“ dei due tre fratelli maschi grazie a cui ha vestito la maglia, nel ruolo di ala, dell’Athletic Club di Genova. Nel DNA, però, c’è sempre stata la corsa: la mamma è stata una sprinter e i nonni sono stati appassionati di atletica. Dopo aver provato con le siepi, dal 2020, si è dedicata alle distanze piane. Da allora una crescita costante e importante per la ligure. Prima la vittoria, nel 2021, dell’oro a squadre under 23 agli Europei di cross, poi, nel 2022 ha migliorato il personale sui 1500 e ha iniziato a farsi allenare dall’ex azzurro Stefano Baldini.
Nella stagione indoor 2023 è diventata la seconda italiana di sempre sui 3000 al coperto e la quarta all time nei 1500. All’aperto si è migliorata ancora con 4’03“04 prima dell’exploit sulle ive del Danubio. Dopo il Mondiale l’azzurra ha esternato tutta la sua gioia e la sua incredulità: "Cara Budapest, sono arrivata qui con il 40° accredito, tante paure e insicurezza ma sei stata la sorpresa più speciale che mi potesse capitare. Grazie Stefano Baldini perché ho visto in te la fiducia che avrei voluto vedere in me stessa all’avvicinamento a questo appuntamento, perché hai sudato e sofferto con me e non ti sei mai tirato indietro. Non mi stupisce tu sia stato un grande atleta e che oggi tu sia un grande tecnico". La Bracco si gode i propri talenti che ben hanno figurato in questi ultimi mesi in cui la società ha anche raggiunto il traguardo di 200 titoli a livello societario. Per il club sono arrivate pure le due medaglie, alle Universiadi che si sono svolte in Cina, di Laura Pellicoro oro negli 800 e 1500.
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