Coppa, quanto mi costi. L’Amatori Lodi non ci sta: "Rinunciamo all’Europa»

Il presidente Blanchetti conferma la decisione e accusa la federazione continentale "Per noi la Champions è un motivo d’orgoglio ma non si tutelano i nostri interessi".

di ALESSANDRO STELLA
5 luglio 2024

L’Amatori Lodi non ci sta: "Rinunciamo all’Europa"

Una decisione forte, dolorosa ma allo stesso tempo ponderata. L’Amatori Lodi ha confermato di non partecipare alla Wse Champions League (la massima competizione europea dell’hockey pista) nella stagione 2024/2025. Dopo diverse settimane di trattative con i vertici della World Skate Europe Rink Hockey il club lombardo - che nell’annata appena finita era tornato a disputare i quarti di finale di Champions dopo quattro anni dall’ultima volta- ha formalizzato la rinuncia. Lo ha fatto con un duro comunicato firmato dal presidente Gianni Blanchetti.

Il messaggio si apre con le scuse rivolte a giocatori, a mister Bresciani e ai tifosi, vittime indirette di questa mossa: "Abbiamo scelto per quest’anno di rinunciare ad iscriverci alle coppe europee. Ci dispiace, perché giocare in Europa è motivo di orgoglio e vanto per la società e per la città. Siamo ben consci di dare una delusione al nostro mister e a tutta la squadra che ci tenevano a misurarsi ancora sul palcoscenico europeo e credevano fortemente in questo terzo obiettivo stagionale". Subito dopo Blanchetti spiega i motivi che lo hanno portato alla sofferta decisione, accusando la Federazione europea di non tutelare gli interessi dei club italiani: pensiamo sia giusto dare un segnale: "Non intendiamo piegarci alla volontà mistificatrice della WSE che in questo modo non fa altro che portare avanti solo gli interessi delle grandi squadre portoghesi. Il nuovo format della Champions è del tutto insostenibile economicamente, molto dispendioso a livello tecnico e di organico, perché ti costringe a giocare per dieci volte giovedì-domenica spremendo la rosa sia fisicamente che mentalmente. Non va dimenticato che quasi tutto lo staff dirigenziale e tecnico è composto da volontari straordinari, ma che per poter viaggiare in Europa in un giorno infrasettimanale sono costretti a prendere ferie dal lavoro.

Questo discorso vale per quasi tutti i club italiani". Oltre a Lodi anche i campioni d’Italia in carica di Forte dei Marmi hanno rinunciato alle Champions League. Due delle migliori squadre d’Italia per motivi economici e logistici non possono competere a livello internazionale. Ancora una volta risorge il problema, quasi impossibile da risolvere, che colpisce l’hockey e tanti altri sport in Italia: la mancanza dello status professionistico per società, staff tecnico e giocatori. Un’assenza che costringe tante realtà virtuose e ben organizzate a non poter spiccare il salto verso l’alto anche fuori dal proprio paese.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su