Corsa di Cesa, Andreaus cerca il bis. Meris, Guerra e Olivo tra i favoriti

L’edizione numero 101 della classica della Valdichiana presenta varie novità. Cambia il percorso

21 agosto 2024
Corsa di Cesa, Andreaus cerca il bis. Meris, Guerra e Olivo tra i favoriti

Andreaus esulta sul traguardo della scorsa edizione

di Luca Amorosi

AREZZO

Tradizione e innovazione. Queste le parole d’ordine dell’antichissimo circuito di Cesa, il trofeo Santa Lucia.

La classica della Valdichiana riservata alla categoria Elite e Under 23 torna martedì 27 agosto e sarà l’edizione numero 101, il che la rende una delle cinque gare più vecchie d’Italia in categoria, seconda in Toscana e in provincia di Arezzo solo al Giro del Casentino che proprio domenica scorsa ha festeggiato il 107º appuntamento. Fin qui la tradizione, appunto, mentre l’innovazione è nel percorso, che cambia rispetto al passato. Intanto nella lunghezza, visto che la gara sarà più lunga del solito, con una distanza totale di 170 chilometri con questa articolazione: prima tre giri di 26 km l’uno, seguiti da altri sei ognuno da 15,300 km. Poi, nel percorso vero e proprio: ci sarà infatti una partenza ufficiosa da Menchetti alle 13,25 e una ufficiale dalla zona di arrivo di Cesa alle 13,30. Tre tornate passando per Badicorte, Marciano, Pozzo, Foiano, Renzino, gli strappi che riportano a Pozzo, quindi Pescaia e Cesa e, a seguire, i sei giri più brevi toccando Badicorte, Marciano, poi verso l’Esse, la risalita a Marciano con uno strappo impegnativo, Pescaia e ancora Cesa, dove l’arrivo è previsto per le 17,30 circa.

La gara organizzata dal Gs Cesa vanta già un elenco di partenti importanti. Spicca la squadra Mbh Bank Colpack con Sergio Meris, recentissimo vincitore della Firenze-Viareggio e nel 2022 primo al Giro del Casentino, e i suoi compagni di squadra Boscaro, Bagatin (terzo domenica al Casentino) e Cipollini, figlio e nipote d’arte. Competitive anche la Zalf Fior che presenta tra gli altri Guerra, primo a Montallese nella Coppa Bologna e Nencini, il Team Friuli con Andreaus, vincitore l’anno scorso a Cesa della 100.a edizione, Olivo, tricolore crono 2023 e secondo al Giro del Casentino, Skerl, due acuti quest’anno e lo sloveno Erzen, poi l’Hopplà Petroli Firenze con l’aretino Della Lunga, quattro centri stagionali, Belleri, primo a Mercatale, Manenti e Regnanti, l’Aran con Parravano, cinque successi nel 2024, la Maltinti col campione toscano Salvadori e l’olandese Hoeks, la Mastromarco guidata da Magli, primattore alle Valli Aretine, la Work Service con Bonaldo, la Mg K Vis con Bauce e altre squadre tra cui l’aretina Futura Team Rosini.

Di grande rilievo e per ovvie ragioni folto anche albo d’oro aperto da Burroni nel 1922. Novant’anni fa, nel 1934, si impose un altro aretino doc, Scatragli. E tra i corridori del nostro territorio, qui ha vinto anche Roggi. Plurivittoriosi del circuito con tre successi a testa Bui e Rosi. Tra i nomi più importanti c’è Paolini, poi tre volte tricolore tra i professionisti, Tafi, vincitore di grandi classiche ma anche altri atleti che poi si sono fatti onore nella loro carriera, fra cui Volpi e Podenzana, solo per ricordarne due. Infine, una curiosità legata alla corsa di Cesa: nel 2015 fu valida per il campionato italiano Elite che venne conquistato da Milani.

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