Ginnastica ritmica. Fra gioie e difficoltà. I nove anni del Corallo
"In questi anni ci siamo tolti tante soddisfazioni anche in campo agonistico, considerando le medaglie che le nostre tesserate hanno...
"In questi anni ci siamo tolti tante soddisfazioni anche in campo agonistico, considerando le medaglie che le nostre tesserate hanno vinto in manifestazioni di livello regionale, interregionale e nazionale. Un rammarico? Spiace che la pandemia ci abbia fermato proprio quando stavamo per compiere un ulteriore salto. Ma stiamo continuando e continueremo con l’entusiasmo di sempre". E’ la responsabile dell’Asd Corallo, Patrizia Iovine, a tracciare un bilancio di lungo periodo per celebrare i nove anni d’attività del sodalizio montemurlese, che è ormai diventato da qualche anno uno dei club di riferimento della provincia per la ginnastica ritmica. Numerosi i podi conquistati dalle atlete che si sono avvicendate dal 2015 a Bagnolo, ma per una società giovane che non aveva alle spalle la tradizione e la forza di altre realtà la vittoria più grande resta quella di essere sopravvissuta a due eventi epocali come il Covid-19 prima e l’alluvione poi.
"La pandemia è stata una batosta per tutto il mondo dello sport: tante bimbe non hanno potuto frequentare le palestre e tutto ciò si è inevitabilmente tradotto in quegli anni in un calo di iscrizioni – ha ricordato – siamo andati avanti perché eravamo riusciti a costruire un gruppo solido, che è rimasto e che si è successivamente rimpolpato. Anche l’alluvione è stato un duro colpo, ma ci siamo rialzati". Le soddisfazioni in chiave agonistica non sono mancate nemmeno nei mesi scorsi, con il gruppo che dopo qualche settimana di pausa tornerà a gareggiare il mese prossimo a Lucca. Ma è soprattutto uno l’aspetto su cui Iovine mette l’accento. "Tante delle ragazze che collaborano con me sono ex-ginnaste del club e ciò la dice lunga sulla solidità del rapporto che si è creato: spesso chi ha deciso di smettere come atleta e rimasta come insegnante – ha concluso – su Bagnolo e Fornacelle in primis riusciamo a catalizzare l’afflusso di nuove leve. E vogliamo continuare a crescere".
Giovanni Fiorentino
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