Hockey Team Bologna femminile conquista il campionato élite: un sogno verso lo scudetto
La squadra femminile dell'Hockey Team Bologna trionfa nel campionato élite, puntando ora al sogno dello scudetto.

La formazione femminile dell’Hockey Team Bologna che in due anni è passata dalla A2 al campionato élite
La famiglia dell’hockey delle Due Torri l’ha combinata grossa. Già, perché la formazione femminile dell’Hockey Team Bologna ha conquistato il campionato élite. Promosse dalla A2 alla A1, solo dodici mesi fa, le ragazze che giocano al centro Barca (via Raffaello Sanzio) si sono superate.
La famiglia dell’hockey di cognome fa Amorosini ed è composta da papà Pietro, presidente, allenatore e factotum; mamma Stefania (Spagnulo), presidente della sezione femminile e, quando serve, anche giocatrice; l’astro Mattia, che gioca in Olanda e la sorella minore Ilaria, che il sabato arbitra le partite del campionato maschile – è nel gotha dei fischietti internazionali – e la domenica si mescola alle compagne.
Mamma Stefania, a questo punto, potrebbe anche beffare papà Pietro. Già, perché le ragazze sono talmente lanciate che, un giorno nemmeno troppo lontano, potrebbero conquistare lo scudetto. Che è poi il sogno di papà Pietro, che continua a lavorare sul settore giovanile per costruire i talenti di domani.
I numeri dell’Hockey Team Bologna, sezione rosa, vedono tra i 20 e i 30 elementi per la prima squadra. Numeri simili, complessivamente, per under 20, under 16 e under 12 (categoria che gioca insieme con i maschietti): sono una settantina le ragazze.
"Quanto è costato il primo posto? Diciamo – racconta Stefania – che c’è stata una spesa tra i 25 e i 30 mila euro". Costi che lieviteranno almeno del 50 per cento in élite. Non perché Stefania sia intenzionata ad acquistare qualche stella straniera, ma perché, in élite, ci saranno almeno un paio di trasferte in aereo.
"Lo scorso anno – prosegue Spagnulo – siamo state promosse in A1. Le prime quattro, in questa stagione, avrebbero giocato per un’altra promozione. Le ultime quattro per non retrocedere. Ci siamo ritrovate in testa dopo la prima fase. ‘Siamo salve’, ci siamo dette. ‘E adesso ci divertiamo’".
Si sono divertite così tanto che hanno conquistato l’accesso in élite. Il bomber della squadra è Alessia Surmon, nata a Monfalcone, ma con origini sudafricane. E’ stata anche il cannoniere del campionato con 9 gol. In porta Giorgia Piras con l’appoggio della giovane Alice Guagliumi, che è nell’orbita della nazionale under 18. In mezzo al campo, a dirigere le operazioni, proprio la figlia d’arte, Ilaria Amorosini. "Abbiamo anche tre capitane – rivela Stefania –. Abbiamo optato per una sorta di consiglio di amministrazione con Ilaria, Giorgia Piras e Sofia Tamburini".
L’idea è quella di stupire ancora Bologna. "Non è facile per lo sport femminile emergere. Ma noi stiamo lavorando proprio per questo". E il sogno è conquistare quello scudetto che, Pietro Amorosini, fin qui, ha solo sfiorato. Ma Pietro, uomo di sport, sarebbe solo contento di essere superato in questa missione dalla moglie Stefania. Perché tutti gli Amorosini vivono di sport e di hockey su prato.
La squadra è composta da Ilaria Amorosini, Carolina Boquete, Agustina Cano, Agnese Girasole, Alice Guagliumi, Alessia Lebrun, Bianca Maricchiolo, Ana Victoria Martos, Guadalupe Mendez, Sofia Ortega, Liliana Paronuzzi, Emi Pazzi, Giorgia Piras, Rebecca Soncini, Alessia Surmon, Sofia Tamburini, Rebecca Villa e Alice Vigarani. L’allenatore è Jorge Facundo Franco, l’assistente Ezequiel Perez, la presidente Stefania Spagnulo.
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