Il ritorno di Lucchese: che impresa nel caldo. Quarto trionfo alla dura ‘Pistoia-Abetone’

L’ultramaratoneta rocchigiano, a 45 anni e dopo vari problemi fisici, ha stupito tutti nella 50 km toscana in salita, vinta già nel 2015, ’16 e ’19

di QUINTO CAPPELLI
5 luglio 2025
L’arrivo del fortissimo podista di Rocca San Casciano nella località montana

L’arrivo del fortissimo podista di Rocca San Casciano nella località montana

Il maratoneta Matteo Lucchese, 45 anni, di Rocca San Casciano ha vinto la ultramaratona Pistoia-Abetone di 50 km in 3 ore 43 minuti e 15 secondi, davanti a 1.700 atleti fra cui anche parecchi stranieri. Un’autentica impresa, la sua, dimostrando grinta, determinazione e una forma straordinaria nonostante il gran caldo durante la gara disputata domenica scorsa.

Lucchese non solo è salito primo sul podio, ma unico nella storia delle 48 edizioni della "salita più dura dell’Appennino toscano" ha tagliato il traguardo dell’Abetone davanti a tutti per la quarta volta, dopo le vittorie del 2015, 2016 e 2019, facendo quindi adesso poker. "Quarta vittoria e mai nessun uomo come lui al traguardo dell’Abetone", hanno commentato giornalisti e reporter di vari media nazionali del settore.

Racconta il campione di Rocca San Casciano: "Al secondo posto si è piazzato il francese Julien Gueydon col tempo di 3.48.43 e terzo Filippo Bovnini di Castel San Pietro con 3.49.30, quindi li ho tenuti a distanza. Davanti a me per parecchio tempo e con un vantaggio persino di circa 8 minuti era fuggito il keniano Peter Wahome Murithi, recordman e vincitore della 50 km di Romagna 2023, che ha corso come un matto, fermandosi però poi al 45° km, ‘scoppiato’ per il caldo".

Il rocchigiano ce l’ha messa tutta: forza, gambe e cuore. Racconta il maratoneta del paese della Festa del Falò: "Mi hanno aiutato la determinazione, la costanza e l’esperienza sapendo aspettare e lasciare andare gli altri, come appunto il keniano poi ritiratosi e il francese Gueydon, che era il favorito, ma poi piazzatosi al secondo posto".

Il record nella ultramaratona per Lucchese è di 3.30.00, "ma sull’Abetone era impossibile tentare di batterlo, a causa proprio del caldo da record che, insieme alla famosa salita, ha reso la gara durissima". Aggiunge il maratoneta: "Tuttavia, il caldo eccessivo ha favorito anche le mie caratteristiche fisiche". Infatti, Lucchese, che corre dal 2011 e di professione fa il corriere di elettroforniture, negli ultimi anni aveva dovuto affrontare qualche problema fisico, "ma in questo 2025 sono tornato in forma e la Pistoia-Abetone me l’ha confermato".

Insomma, quella dell’Abetone è per Matteo Lucchese un’impresa che entra di diritto nella storia della manifestazione, un’occasione per lanciare un messaggio forte a tutti gli sportivi: "Non esiste salita troppo dura, sulla strada e nella vita, per chi non smette mai di crederci".

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