Il ritorno di Lucchese: che impresa nel caldo. Quarto trionfo alla dura ‘Pistoia-Abetone’
L’ultramaratoneta rocchigiano, a 45 anni e dopo vari problemi fisici, ha stupito tutti nella 50 km toscana in salita, vinta già nel 2015, ’16 e ’19

L’arrivo del fortissimo podista di Rocca San Casciano nella località montana
Il maratoneta Matteo Lucchese, 45 anni, di Rocca San Casciano ha vinto la ultramaratona Pistoia-Abetone di 50 km in 3 ore 43 minuti e 15 secondi, davanti a 1.700 atleti fra cui anche parecchi stranieri. Un’autentica impresa, la sua, dimostrando grinta, determinazione e una forma straordinaria nonostante il gran caldo durante la gara disputata domenica scorsa.
Lucchese non solo è salito primo sul podio, ma unico nella storia delle 48 edizioni della "salita più dura dell’Appennino toscano" ha tagliato il traguardo dell’Abetone davanti a tutti per la quarta volta, dopo le vittorie del 2015, 2016 e 2019, facendo quindi adesso poker. "Quarta vittoria e mai nessun uomo come lui al traguardo dell’Abetone", hanno commentato giornalisti e reporter di vari media nazionali del settore.
Racconta il campione di Rocca San Casciano: "Al secondo posto si è piazzato il francese Julien Gueydon col tempo di 3.48.43 e terzo Filippo Bovnini di Castel San Pietro con 3.49.30, quindi li ho tenuti a distanza. Davanti a me per parecchio tempo e con un vantaggio persino di circa 8 minuti era fuggito il keniano Peter Wahome Murithi, recordman e vincitore della 50 km di Romagna 2023, che ha corso come un matto, fermandosi però poi al 45° km, ‘scoppiato’ per il caldo".
Il rocchigiano ce l’ha messa tutta: forza, gambe e cuore. Racconta il maratoneta del paese della Festa del Falò: "Mi hanno aiutato la determinazione, la costanza e l’esperienza sapendo aspettare e lasciare andare gli altri, come appunto il keniano poi ritiratosi e il francese Gueydon, che era il favorito, ma poi piazzatosi al secondo posto".
Il record nella ultramaratona per Lucchese è di 3.30.00, "ma sull’Abetone era impossibile tentare di batterlo, a causa proprio del caldo da record che, insieme alla famosa salita, ha reso la gara durissima". Aggiunge il maratoneta: "Tuttavia, il caldo eccessivo ha favorito anche le mie caratteristiche fisiche". Infatti, Lucchese, che corre dal 2011 e di professione fa il corriere di elettroforniture, negli ultimi anni aveva dovuto affrontare qualche problema fisico, "ma in questo 2025 sono tornato in forma e la Pistoia-Abetone me l’ha confermato".
Insomma, quella dell’Abetone è per Matteo Lucchese un’impresa che entra di diritto nella storia della manifestazione, un’occasione per lanciare un messaggio forte a tutti gli sportivi: "Non esiste salita troppo dura, sulla strada e nella vita, per chi non smette mai di crederci".
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