Kart Pignanelli, quando la velocità è nel dna
Il tredicenne nella finale internazionale del trofeo Birel. Papà Salvatore è un ex pilota: "Siamo un team famigliare, sono orgoglioso"

Lorenzo Pignanelli si dimostra veloce e pronto a spiccare il volo.
Si è appena conclusa la stagione per il trofeo nazionale monomarca Birel con ben 6 contendenti al titolo nella categoria 100.
"Lorenzo è subito veloce fino dal primo giorno di prove – racconta il padre Salvatore, ex pilota dal passato glorioso – rimanendo sempre nella top 10. Le qualifiche non vanno benissimo per via di una strategia sbagliata nel cercare il giro giusto per lanciarsi". Però poi sulla pista ’7 Laghi International di karting’ a Castelletto di Branduzzo (Pavia) il pilota di appena 13 anni riesce a dare il meglio di sé nella gara decisiva dopo essere finito dodicesimo nella sprint race.
"La finale è il suo punto forte – prosegue il genitore – , in realtà Lorenzo in gara riesce sempre a stupire, nonostante il suo dodicesimo posto in griglia di partenza, nei 18 giri di gara in una pista tecnica (fra le più difficili del campionato), Lorenzo riesce a ricostruire una rimonta degna di nota con sorpassi e staccate al limite. Si porta alla coda del secondo e terzo, da lì sentendosi in una buona posizione utile per la classifica finale preferisce gestire e non esagerare arrivando con il gruppo dei primi al traguardo e chiude la gara in quarta posizione".
Peccato perché durante i sorpassi iniziali e nei vari duelli in un contatto gli si sposta il musetto anteriore (nel karting questo vale 5 secondi di penalità all’arrivo finale). Ma nonostante ciò, visto il distacco con il gruppo di inseguitori, riesce a rimanere al quinto posto, salendo così sul podio per questa ultima gara di campionato.
"Questo gli permette di chiudere in campionato nella top 10, che per noi essendo il primo anno di
karting e lui un rockey di categoria, è davvero un risultato eccellente – sottolinea Salvatore –. Adesso testa bassa perché il 22 ottobre ci sarà la finale Internazione di questo trofeo, dove ci saranno tantissimi piloti provenienti da tutto il mondo. Considerato il fatto che siamo un team familiare, competere in questa categoria contro dei colossi del motor sport, ci rende davvero più che orgogliosi".
Il talento e la velocità ci sono, ma nel mondo dei motori a certi liovelli servono anche soldi e sponsor oltre alla fortuna.
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