Landini, lancio strepitoso: è oro tricolore: "Finale da thrilling, poi la grande gioia"
Giulia ha 15 anni e ha vinto la gara del getto del peso (categoria allievi) con 13,93, migliorandosi in pochi giorni di 76 centimetri

Giulia Landini, 15enne. di Bagnolo, ha vinto l’oro. nel getto del peso
Semplicemente pazzesco: ai campionati italiani allievi d’atletica leggera indoor che si sono chiusi ieri ad Ancona, la formazione reggiana ha portato a casa una insperata medaglia d’oro nel getto del peso con Giulia Landini, atleta della Self Montanari e Gruzza al primo anno di categoria, cioè classe 2009 e per di più nata a settembre.
La lanciatrice allenata da Alberto Cerisara ha fatto una gara in completa progressione, lei che aveva un personale di m 13,17 ottenuto venti giorni fa a Parma: è partita con un 12,13 di sicurezza, si è scaldata con il 12,22, poi il nullo alla terza prova le ha dato la spinta decisiva.
Si è infatti scatenata con il personale di 13,59 (che le sarebbe bastato per vincere) al primo lancio di finale, per scagliare a 13,93 al secondo lancio, prima del nullo finale.
In pratica si è migliorata di 76 centimetri in pochi giorni; la seconda, la vicentina Iris Lazzari, ha lanciato a 13,41, mentre è clamoroso anche il quarto posto di Sokhna Ndiaye, sempre della Self, con m 12,62.
"Sono stracontenta – dice Giulia, la giovane lanciatrice di Bagnolo che frequenta il Bus Scienze applicate – se dicessi che me l’aspettavo direi una bugia, però sono partita con una gran voglia di vincere e ce l’ho fatta. Il mio allenatore mi ha spronato a dare tutto e a non lanciare con il freno a mano tirato. Il finale è stato da thrilling, perché dopo di me hanno lanciato altre cinque ragazze che avrebbero potuto superarmi: ma non è stato così e da quando mi hanno premiato… beh, la medaglia non me la sono ancora tolta".
Viola Canovi (reggiana della Fratellanza Modena) è giunta quinta nei 60 in 7’’58, Jack Huang settimo sui 60 hs. in 8’’31 dopo un eccellente 8’’06 in semifinale che aveva fatto sperare qualcosa di più, visto che in finale sarebbe valso la medaglia di bronzo.
Nono Giacomo Gherardi con m 4,05 nell’asta, 15° Flavio Ferrari nella marcia km 5 in 24’47’’37, 17ª Irene Gatti nel lungo con m 5,13 e poi 40ª sui 60 in 7’’97, 18° Michael Iovine nel peso con m 13,56.
Piazzamenti minori per Leonardo Fabbri, Davide Cocconcelli, Adelmo De Pietri, Gabriele Di Lembo, Andrea Pezzi, Andrea Vinsani e Jack Huang sui 60 piani.
Zaynab Dosso. La velocista delle Fiamme Azzurre si è piazzata al secondo posto nei 60 metri del meeting polacco di Lodz, chiudendo la finale in 7’’16, dietro Ewa Swoboda, l’idolo di casa, che ha vinto in 7’’13.
In realtà la Dosso ha un po’ gettato la vittoria, partendo malissimo dai blocchi e lasciando 11/100 di vantaggio alla polacca che in una gara così corta sono difficilmente recuperabili.
Anche perché la semifinale l’aveva corsa in 7’’10, mostrando una certa sicurezza.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su