Macagi Cingoli ospita Bozen: sfida decisiva per l'ottavo posto in Serie A Gold
La Macagi Cingoli affronta il Bozen in una partita cruciale per l'ottavo posto, con l'obiettivo di mantenere l'imbattibilità casalinga.

L’allenatore Sergio Palazzi, ha condotto la Macagi Cingoli alla salvezza, adesso la squadra potrebbe arrivare ottava
La Federazione Giuoco Handball (Figh) ha deciso di non far effettuare dopodomani le partite in calendario per il penultimo turno del campionato di Serie A Gold, coincidendo la giornata con la celebrazione della cerimonia funebre per Papa Francesco. Le dirigenze dei sodalizi di Cingoli e di Bolzano, si sono accordate per disputare Macagi-Bozen alle 18 di oggi. La sfida per la Macagi Cingoli, che si è garantita la salvezza in anticipo, è una delle due residue tappe del percorso verso l’obiettivo di concludere la stagione all’ottavo posto. "Da impensabile, l’obiettivo è potenzialmente realizzabile dalla Macagi – spiega l’allenatore Sergio Palazzi – ma intanto dovremo sconfiggere il Bozen che ospiteremo per l’ultima gara casalinga: nel 2025 davanti al nostro pubblico siamo imbattuti, quindi vogliamo centrare questo onorevole scopo". Rivale tradizionalmente ostico il Bozen. "Ma se fosse in palio il premio per la squadra più sfortunata della stagione – ammette Palazzi – sicuramente se lo aggiudicherebbe il Bozen per le molteplici disavventure, infortuni e gravi malattie, che ne hanno fortemente menomato l’organico, peraltro di ottima qualità però numericamente ridotto". Dunque per la Macagi il compito non è proibitivo. "Tenuto conto della situazione del Bozen – precisa Palazzi, tecnico della Macagi Cingoli – dovremo tenere i ritmi alti per quanto possibile, mettendo a disagio gli avversari a corto di rotazioni. Il Bozen avrebbe voluto puntare ai play off-scudetto, poi ha logicamente patito le defezioni, sicché adesso non ha particolari urgenze di graduatoria".
E allora, in passerella al PalaQuaresima la Macagi. "I nostri sono tutti disponibili, compreso Renaud David – puntualizza Palazzi – pur ancora un po’ incerottato per un residuo dolore tra capo e collo".
Gianfilippo Centanni
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