Maurizio Bormolini: due Coppe di Cristallo e oro mondiale, ora sogna le Olimpiadi a Livigno

Stagione trionfale per lo snowboarder Bormolini con due Coppe di Cristallo e un oro mondiale. Ora punta alle Olimpiadi in casa.

di FULVIO DOMENICO D'ERI
12 aprile 2025
Stagione trionfale per lo snowboarder Bormolini con due Coppe di Cristallo e un oro mondiale. Ora punta alle Olimpiadi in casa.

Stagione trionfale per lo snowboarder Bormolini con due Coppe di Cristallo e un oro mondiale. Ora punta alle Olimpiadi in casa.

Due coppe di Cristallo, un oro mondiale e un sogno che si chiama Olimpiade. Quella appena conclusa è stata una stagione a dir poco strepitosa per lo snowboarder di Livigno Maurizio Bormolini, classe 1994 tesserato per il Centro Sportivo Esercito, che, al termine di un’annata contrassegnata da una serie impressionante di vittorie, podi e risultati di spicco, si è aggiudicato la sfera di cristallo del parallelo e quella del gigante parallelo oltre ad un grande oro mondiale nel team event insieme a Elisa Caffont. Un’annata trionfale… e l’anno prossimo ci sono le Olimpiadi che Maurizio giocherà in casa. Ma proprio in casa perché le gare di snowboard si terranno nella “sua“ Livigno.

Bormolini, se l’aspettava un’annata del genere?

"Sognare si può sempre sognare, ci si prova sempre ma poi sono le gare che danno la dimensione di una stagione. Erano due anni che andavo vicino, vicinissimo, alla sfera di cristallo e quest’anno ne ho vinte… due! Il nostro sport, negli ultimi anni, è diventato assai competitivo, basta veramente una virgola per compromettere il risultato e il successo "balla" su pochi centesimi".

Quando ha capito di avercela fatta?

"Non tanto tempo fa. Fino alle prove canadesi ero tranquillo, senza tensione, mi dicevo: mancano ancora tante gare, vediamo prova dopo prova. In Canada ho centrato un secondo e un quinto posto accumulando un buon vantaggio sugli altri e lì ho capito di avere buonissime chance di vittoria… ci ho fatto il pensiero, ho dormito poco".

Ci parli della gioia per il primo oro mondiale...

"L’ho cercato tanto, ero in forma a S. Moritz. Nel gigante parallelo ho perso nei quarti contro Fisch (Fischnaller poi vincitore dell’oro) ma non ho rimpianti perché lui è stato semplicemente più bravo di me. Nello slalom, invece, dopo il primo tempo nelle qualificazioni mi sono addormentato negli ottavi e nella parte finale il mio avversario mi ha superato e eliminato. Peccato. Nel team event, con ancora la “bruciatura“ per lo slalom, ho dato tutto perché volevo dimostrare il mio valore e, grazie anche ad Elisa che è stata superlativa, sono riuscito a centrare l’oro. Che gioia…".

Qual è stata la vittoria più bella della stagione?

"Se devo sceglierne una, a livello tecnico, dico quella di Scuol, una pista non congeniale né a me né agli italiani in generale. Il feeling è sempre stato difficile su questo tracciato, quest’anno mi sono detto: dai tutto e poi vediamo. Direi che è andata benissimo".

Una dedica…

"Innanzitutto alla mia famiglia che mi è sempre stata vicina, fin da piccolo, e poi al Centro Sportivo Esercito e ai miei grandissimi e calorosissimi fan che sono venuti in massa a sostenermi anche a S. Moritz".

Ed ora obiettivo Olimpiadi, con le gare di snowboard che si correranno veramente a casa sua, a Livigno.

"E’ un appuntamento importantissimo, non lo nego, e noi abbiamo una squadra fortissima che può regalare tante gioie all’Italia. Innanzitutto devo qualificarmi e la concorrenza interna non manca di certo, poi penserò alle gare olimpiche in casa. Speriamo che finiscano la pista per tempo, così da poterla provare prima del via delle gare a cinque cerchi… non sarebbe male".

Un sogno oltre le Olimpiadi?

"Mi piacerebbe in futuro creare a Livigno un team di snowboard dove i giovani possano crescere. Per me è stato così e mi piacerebbe mettere tutta la mia esperienza e competenza al servizio dei più giovani".

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