Mora, stop & go verso l’Europeo: "Adesso sono un atleta diverso"

Il nuotatore carpigiano: "Ho resettato, sono più sereno. Mi opererò al setto nasale, poi le gare in vasca corta "

di ALESSANDRO TRONCONE
4 luglio 2025
Lorenzo Mora è tesserato anche per il Gruppo Sportivo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Lorenzo Mora è tesserato anche per il Gruppo Sportivo Nazionale dei Vigili del Fuoco

L’insegnamento più prezioso che uno sportivo di alto livello possa offrire è quello di sapersi fermare e non mettersi più in secondo piano. Ha saputo farlo, Lorenzo Mora. A 27 anni, il nuotatore carpigiano sta trascorrendo qualche mese di pausa per tornare al meglio nella stagione di vasca corta. Dopo le medaglie del Mondiale di Budapest 2024, ora, c’è l’Europeo di dicembre in Polonia nel mirino.

Mora, cosa aspettarsi da lei nel prossimo periodo? "Qualche mese di pausa nei quali mi godrò la vita e anche un naso nuovo, sono anni che aspetto di operarmi al setto e lo farò a breve. Tornerò e cercherò di girare il più possibile per fare diversi test gara, mi piacerebbe fare una o tre tappe di Coppa del Mondo, sicuramente quella di Toronto e vedremo se fare Indianapolis e Chicago. Ci sarà poi il Nico Sapio, tappa obbligata per qualificarsi all’Europeo, il mio focus principale".

Rispetto a questi appuntamenti, si è posto un obiettivo? "In questa fase della mia carriera, gli obiettivi sono sempre i prossimi: è necessario per mantenere serenità. Gli ultimi mesi mi sono serviti per resettare e per stare meglio possibile mentre cerco di fare il massimo. Non era mai stato così, il focus era sempre fare il massimo e basta, mettendosi anche in secondo piano rispetto alla prestazione finale. Ma l’importante è il percorso che si compie".

Resettare le è servito? "Cercherò di sfruttare le consapevolezze e questa serenità durante la stagione di corta. Vediamo cosa ci porterà la stagione di lunga, ma non ci sto pensando. Ora penso al massimo fino a dicembre e all’Europeo di corta. Nella scorsa edizione ho vinto 5 medaglie totali, compreso l’oro, e quest’anno si aggiungeranno i russi. Sarà un bel test per un atleta diverso rispetto a due anni fa. Penso ancora di riuscire a migliorare i miei tempi".

Dopo le Olimpiadi, che momento è per il nuoto azzurro? "Greg, in 12 anni, ha portato a casa una quantità di medaglie indefinita. Di fronte a lui ci si inchina e basta. Ceccon è troppo forte per non vincere quell’oro, cercherà di ampliare il suo raggio e magari prendersi una medaglia nei 50 delfino o 200 dorso. Martinenghi ha ottenuto sempre il miglior risultato. Se si prendessero come esempi questi esempi, il movimento ha tanti ragazzi molto forti".

Che vanno coltivati. "Sì, possono mettersi in scia, come si dice. Avendo qualcuno davanti che spieghi loro la strada. Non essere il primo a dover dimostrare ti libera di un peso, a volte. Se qualcuno ti fa vedere che è possibile, lo rende umano e ti concede di sognare. Se riusciamo a coltivare i nostri, saremo fortissimi anche al cospetto di Giappone, Australia o Usa".

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