Pamela Malvina Noutcho Sawa difende la cintura Ebu con una vittoria lampo

La pugile-infermiera trionfa in un solo round contro Martina Righi, mantenendo la cintura europea Ebu.

di GIANLUCA SEPE
13 aprile 2025
Pamela Malvina, 32 anni, bolognese d’adozione, lavora all’ospedale Maggiore

Pamela Malvina, 32 anni, bolognese d’adozione, lavora all’ospedale Maggiore

Una vittoria lampo, forse troppo veloce anche per i gusti Pamela Malvina Noutcho Sawa che sul ring della Bondi Arena avrebbe voluto rimanere molto di più di un solo round per dimostrare a tutti che era cresciuta ancora, che il lavoro di questi mesi avevano plasmato una Pamela diversa.

Così non è stato e la pugile-infermiera ha impiegato un solo round per rimanere regina nei pesi leggeri difendendo al meglio la cintura europea Ebu da Martina Righi. Avversaria più che degna, ma che di fronte alla combinazione sinistro-destro dell’allieva di Alessandro Dané e Franco Palmieri non ha resistito, finendo al tappeto, stordita da un colpo preciso che ha bucato la sua difesa.

Pugni al cielo di Malvina e pubblico in delirio, autentico al punto da sentirsi persino dalla diretta televisiva del match. Perché si sa, la pugile-infermiera è una beniamina di tutti. Della sua città, che ormai è Bologna, ma anche delle corsie del Maggiore e della Bolognina, Boxe e non solo. Una vittoria rapida però che soddisfa a metà la trentaduenne di origini camerunesi.

"Mi dispiace che il match sia durato così poco – racconta Malvina – avrei voluto dimostrare molto di più sul ring. Martina è un’avversaria fantastica e sin dai primi scambi eravamo partite entrambe molto forte, si preannunciava un incontro davvero combattuto. Tutte e due eravamo agguerrite, lei voleva fortemente la cintura e io volevo difenderla. Avevo anche un po’ di preoccupazione perché capivo potesse essere un match duro. Mi spiace perché potevamo regalare una sfida avvincente a chi è venuto a vederci".

Dall’altra parte però c’è anche la grande soddisfazione per essere arrivata alla vittoria con un colpo preparato in palestra in questi mesi.

"Sono anche molto contenta però perché la combinazione era un qualcosa su cui stavamo lavorando insieme ad Alessandro da tanto tempo. Non mi era mai venuta nemmeno durante gli sparring e anche Dané è stato contentissimo perché ho messo in pratica e fatto fruttare quanto imparato in palestra. Spero di poter far vedere presto anche altre cose della mia crescita".

Ora un po’ di tempo per riposare per Malvina che ancora non conosce il suo futuro, ma che grazie alla vittoria e alla difesa del titolo può davvero sognare in grande.

"Sfrutterò questi giorni per recuperare e godermi un po’ di riposo anche se tornerò subito in palestra. Intorno a Pasqua dovrebbero esserci novità importanti per il mio futuro, non so ancora quali".

Per la pugile-infermiera poi anche uno sguardo oltre, verso il futuro e gli obiettivi per il prosieguo del 2025, senza dimenticare le sensazioni che la legano a questo sport e che la spingono ogni volta a tornare con entusiasmo tra le sedici corde.

"Non vedo l’ora di scoprire quali saranno i prossimi appuntamenti, questo match noi ha fatto capire quanto amo questo sport. Il primo round magari ti tremano un po’ le gambe ma le sensazioni sul quadrato non le cambierei per nulla al mondo. Non vedo l’ora di tornare a lavorare e aspetto, magari un match a breve per avvicinarmi alla sfida per il Mondiale".

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