Pontremolese Opaca vs Larcianese: chi più cinica vince

Parte male il campionato per la Pontremolese, che nella prima giornata del torneo di Promozione deve cedere il passo alla Larcianese, in una gara condizionata dall’ingenua espulsione di Grasselli (voto 3) dopo circa mezz’ora di gioco e da alcune decisioni del fischietto pratese Boeddu. Ad ogni modo sino a quel momento si era avuta la netta sensazione, nonostante l’apporto degli impalpabili D’Angelo-Bresciani, di una certa superiorità generale degli azzurri, che però faticavano ad esprimerla nella zona offensiva del campo, con solamente un paio di guizzi degli avanti lunigianesi che a sorpresa non presentavano attaccanti di ruolo (?), ma l’inedita coppia D’Antongiovanni (indietro di condizione) e Simonelli (non a suo agio da seconda punta).
Il vantaggio dei viola è arrivato inaspettato per quanto prodotto, con Cacchioli che nell’occasione è apparso non irreprensibile, anch’esso a causa di una scarsa preparazione post infortunio. Certo, se la clamorosa traversa presa da D’Antongiovanni sullo 0-0 e nel finale, sul 1-1, la ghiotta palla di Simonelli finita alta fossero finite in rete forse la sconfitta poteva essere evitata, ma quel comunque si intravede nelle pieghe tattiche dell’undici azzurro è di una formazione che fatica e non poco a togliersi di dosso retaggi difensivi e di poca concretezza che davvero non possono essere prodomi di un torneo arrembante e di altissimo livello, come fa sapere l’osservatorio che ritiene il parco giocatori messo a disposizione di Bracaloni, d’essere di valore per essere protagonista sul palco superiore. Alle porte il doppio impegno di domenica prossima contro l’Alleanza Giovanile Dicomano al Lunezia e mercoledì 27 nel ritorno di Coppa Italia ospiti della San Marco Avenza. La società di piazza Caduti di Superga si aspetta di chiudere settembre con la prima vittoria casalinga ed il passaggio in Coppa; in difetto si potrebbero aprire già scenari non certo pronosticabili alla vigilia di una stagione che "deve" vedere protagonisti gli azzurri, senza se né ma.
Enrico Baldini
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