Pro Patria San Felice Calcio a 5 chiude: addio alla Serie B per mancanza di strutture
La storica società di futsal modenese si ritira dalla Serie B per motivi famigliari del presidente e mancanza di strutture adeguate.

La storica società di futsal modenese si ritira dalla Serie B per motivi famigliari del presidente e mancanza di strutture adeguate.
Si chiude la gloriosa storia della Pro Patria San Felice Calcio a 5. L’annuncio è arrivato via social dalla stessa società giallorossa, che a pochi mesi dal secondo salto in Serie B ha deciso di terminare l’attività. Si spegne così una delle matricole più longeve del futsal modenese (iscritta nel 2000), prima società in provincia ad aver centrato, nel 2018, il salto in B nazionale. Due sostanzialmente i motivi della decisione: il passo indietro da parte del presidente Umberto Dondi, che dopo 38 anni al timone ha deciso di fermarsi per motivi famigliari, e la mancanza di un campo di gioco all’altezza, visto che la palestra di San Felice non è omologata per ospitare la Serie B non avendo nemmeno una tribuna e i posti a sedere obbligatori, mentre a Ravarino (che spesso ha ospitato i giallorossi) si stanno ancora ultimando i lavori dopo un anno. "Programmare una Serie B così era impossibile – spiega con amarezza il ds Angelo Vincenzi - e col presidente abbiamo deciso che era giusto lasciare in bellezza, nel punto più alto della nostra storia. Dopo esserci auto retrocessi in D, in 3 anni siamo tornati in B ma ora non è possibile andare avanti. Dispiace davvero tanto, qui sono stato 12 anni, abbiamo vinto la D, due volte la C2 e due volte la C1 oltre a una Coppa, sempre sul campo, senza ripescaggi. Questo sarebbe stato il quinto anno di B, sempre affrontati a testa alta come avremmo fatto anche ora con tanti giocatori che mi avevano già contattato. Voglio dire grazie a mister Greco, ai collaboratori Molinari, Capaldo, Occhiato, Gozzi e Gilli e a tutti gli sponsor che ci hanno permesso di fare futsal. Per ora si tratta di un addio, ma non è detto che diventi un arrivederci fra qualche anno".
Davide Setti
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