Sci alpinismo d’Oriente

L’esperienza si ripete in Valcamonica a distanza di un anno .

di GIULIO MOLA -
10 dicembre 2023
Sci alpinismo d’Oriente

Sci alpinismo d’Oriente

PONTE DI LEGNO (Brescia)

La Nazionale cinese di sci alpinismo è tornata in Alta Valcamonica per un intenso ciclo di allenamenti che dureranno fino al prossimo maggio (unica pausa nel mese di febbraio,a causa di impegni agonistici). Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, il team asiatico ha scelto ancora le nevi del comprensorio Pontedilegno-Tonale: l’obiettivo primario è una adeguata preparazione per Milano-Cortina 2026 (dove questa disciplina farà il suo esordio). Ma a più breve scadenza ci sono i Campionati Asiatici in programma fra due mesi e la qualificazione olimpica dell’anno successivo.

Gli atleti della Repubblica Popolare - dieci in tutto, cinque uomini e cinque donne, con relativo staff tecnico e medico - da ottobre fanno base a Pontedilegno presso l’hotel Mirella, ma da metà dicembre stazioneranno direttamente al Tonale nell’hotel Dolomiti.. A guidare il team due tecnici italiani: il camuno Andrea Gianni di Berzo Demo, ingegnere con una lunga esperienza di lavoro in Cina e specialista di sci alpinismo, e il veneto Oscar Angeloni (originario di Longarone) che dopo cinque anni alla guida della Nazionale svizzera, ha deciso nel 2022 di intraprendere la nuova avventura. "Esperienza stimolante" la definisce Andrea Gianni, perché si tratta di lavorare con un gruppo giovane (gli atleti in ritiro in Val Camonica sono tutti fra i 19 e i 23 anni, provenienti anche da zone remote del Paese) come è giovane questa disciplina in Estremo Oriente. Lo sci alpinismo ha mosso i primi passi in Cina nel 2010 ma si è dato una vera e propria organizzazione solo nel 2017. Nel momento in cui è diventato disciplina olimpica, per i dirigenti di Pechino è divenuto prioritario bruciare le tappe per essere competitivi già nei Giochi d’esordio, quelli di Milano-Cortina. Di qui la scelta di prepararsi in un ambiente per molti versi simile a quello in cui si troveranno a gareggiare a Bormio nel 2026. I primi risultati si sono già visti: a fine febbraio scorso Yuzhen Lamu, che compirà vent’anni il prossimo 30 aprile, è diventata campionessa del mondo under 20 nello sprint, primo podio cinese nella storia di questo sport.

Il lavoro del gruppo cinese è piuttosto impegnativo e prevede un allenamento costante di 4 ore al giorno: "Il materiale umano è molto buono, sono ragazzi giovani, alcuni ancora un po’ grezzi ma con notevoli potenzialità e stiamo lavorando su questo", commenta Angeloni. Come detto un primo test è rappresentato dai Campionati Asiatici, oltre naturalmente le gare di Coppa del Mondo (la prima, a fine novembre, in Savoia ha fatto registrare un onorevole decimo posto in staffetta su 22 nazioni partecipanti). Poi la stagione 2024-25 sarà cruciale con le gare più importanti che avranno valore di qualificazione olimpica. "E noi – conclude - contiamo proprio di riuscire a qualificarci per i Giochi sia nell’individuale che nella staffetta".

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