Sport estremi. Patrizia regina di Sparta e di fatica. Bissato il mondiale nella corsa più dura
Caviglia infortunata e tre giorni massacranti: la ravennate trionfa nella Spartan Race proprio nel Peloponneso.

Caviglia infortunata e tre giorni massacranti: la ravennate trionfa nella Spartan Race proprio nel Peloponneso.
Là dove tutto è nato, vincere è ancora più bello. Diventare campioni del Mondo di Spartan Race, proprio a Sparta e nella tre giorni più massacrante mai pensata, dà un gusto inimmaginabile. O meglio, la ravennate Patrizia Savorani lo immagina benissimo: dopo aver vinto nel deserto il Mondiale 2023, si è ripetuta anche a fine 2024 sulle aride colline di Sparta nel Trifecta World Championship che, al contrario delle altre gare, prevede tre giorni consecutivi su distanze sempre crescenti e la classifica finale decretata dalla somma dei tempi: "Prima la Sprint – spiega la stessa Patrizia Savorani, quarantatrenne in splendida forma, vittoriosa nella categoria 40-44 anni – che dovrebbe essere di 5 chilometri ma a Sparta è diventata di 7,5 chilometri con un dislivello di 200 metri, poi il giorno successivo 13 chilometri e 400 metri di dislivello, infine la terza giornata di gare, sempre consecutiva, ben 27 chilometri con 1000 metri di dislivello e 35 ostacoli". Insomma una fatica fisica e mentale impressionante. Anzi, lo sforzo mentale supera addirittura quello fisico: "Sono caduta in allenamento e mi sono procurata una brutta distorsione alla caviglia – prosegue la Savorani, infermiera in sala operatoria all’ospedale di Faenza, nella vita di tutti i giorni – una ventina di giorni prima della partenza per questa gara faticosissima e soprattutto a intensità crescente. Non sapevo neppure se partire o meno per la Grecia, perché non ero nelle condizioni migliori. Avevo vinto il campionato Italiano di Spartan Race, vincendo la tappa di Misano e di Gubbio e arrivando terza in giugno a Cesenatico. Ma ho dovuto saltare l’Europeo per problemi alla schiena che mi hanno tenuto ferma per oltre due mesi. Così avevo deciso di partecipare al Mondiale di Sparta, luogo certamente iconico per chi pratica la nostra disciplina. Invece l’infortunio alla caviglia rischiava di compromettere tutto. Poi, cinque giorni prima della partenza, ho deciso di andare comunque, visto che mi sentivo meglio".
Residente a San Pietro in Trento – sarà festeggiata dai concittadini il 9 marzo – Patrizia Savorani si allena a Forlì nella palestra Cross Training Forlì del compagno Cristian Pora: "Mi sono sentita sempre meglio, una volta arrivata in Grecia – racconta – e il primo giorno, nella Sprint, sono arrivata 3ª e la caviglia reggeva bene. Finita anche la seconda gara, che ho vinto in 1 ora 21’ e 46’’ mi sono trovata vicinissima alle prime due in classifica e, nelle oltre tre ore della gara lunga ho amministrato il secondo posto, chiudendo complessivamente i tre giorni di gara in 5 ore 39’ e 09’’ con oltre 4’ sulla seconda classificata, la rumena Eva Toma Albert, e praticamente 9’ sull’italiana Zanin". Oltre ad aver vinto la sua categoria, la Savorani si è piazzata al 177º posto assoluto, prendendo in considerazione uomini e donne e ora pensa in grande per il 2025: "Ho voglia di nuove sfide – conclude – e quest’anno parteciperò al campionato Francese, quattro tappe a Carcassonne, Parigi, Morzine Avoriaz ed Esterel. Poi all’Europeo, che vorrei vincere dopo la defezione obbligata dello scorso anno".
Ugo Bentivogli
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