Un anno da incorniciare. Da Barlaam a Bellandi . I nostri campioni vincenti
Tanti trionfi, individuali e di squadra, in tutte le discipline olimpiche e paralimpiche. Non solo le magie dei cinque cerchi: Jacobs e Ali le stelle agli Europei di atletica.

Tanti trionfi, individuali e di squadra, in tutte le discipline olimpiche e paralimpiche. Non solo le magie dei cinque cerchi: Jacobs e Ali le stelle agli Europei di atletica.
Le lacrime di Alice Bellandi, l’urlo di Giovanni De Gennaro, la grazia di Angela Andreoli e la solita grinta di Sofia Goggia. Immagini impresse nelle mente che rappresentano solo alcune delle istantanee di un 2024 ricco di imprese, vittorie, cadute e medaglie per gli atleti lombardi. Non poteva essere altrimenti nell’anno dei Giocbhi di Parigi, con gli azzurri che dalla Francia sono tornati con un ricco bottino (12 alle Olimpiadi, 31 alle Paralimpiadi).
Non c’è stata, però, solo la magia dei cinque cerchi a illuminare il 2024. Dalla regina delle discipline, l’atletica, sono arrivati record e soddisfazioni. In “primis“, si sono messi in mostra i giovani, punto di partenza per il futuro. Su tutti, Elisa Valensin, sprinter milanese che ha brillato nei 200 metri a livello u18 e u20, così come ha fatto Matteo Sioli nell’alto, autore del record assoluto indoor u20.
I “big” si sono presi la scena all’Europeo di Roma, con l’argento nella marcia di Valentina Trapletti, l’oro nella 4x100 quasi interamente lombarda (con Jacobs poi vincitore dell’oro nei 100, davanti al comasco Ali, Tortu argento nei 200 e Rigali in batteria). O ancora, Luca Sito primo azzurro di sempre sui 400 metri con 44.75.
Non hanno gareggiato contro il tempo, ma gli “avversari“ erano infortuni e ricerca della perfezione le Fate dall’artistica, quasi tutte lombarde. La squadra, già oro agli Europei di Rimini di quest’anno, ha scritto la storia agguantando l’argento nella prova a squadre: una medaglia olimpica mancava da 96 anni. Tra le artefici, Angela Andreoli che con il suo corpo libero ha garantito il podio, Giorgia Villa e le gemelle d’Amato, lombarde d’adozione.
Impossibile, non citare la nuotata di Nicolò Martinenghi, argento ai Mondiali di Doha nei 100 e 50 rana ma soprattutto campione olimpico a Parigi. Nella capitale francese poteva forse esserci più gloria per la portabandiera, l’eterna Arianna Errigo vincitrice, comunque, dell’argento con la squadra di fioretto e dell’oro individuale agli Europei (ottava medaglia consecutiva a livello continentale).
Da una stoccata vincente, a un trionfo sul tatami come quello di Alice Bellandi, argento ai Mondiali di Abu Dhabi e sul gradino più alto del podio nello stesso giorno dell’altro bresciano di Roncadelle, Giovanni De Gennaro oro nella canoa nella capitale francese. Sempre dallo stesso paesino, che ha raccolto gli stessi ori della Germania, è arrivato il primo trionfo olimpico della storia del volley femminile, con capitan Anna Danesi e l’altra lombarda Caterina Bosetti. Storie che si incrociano come quelle dei ciclisti bergamaschi, Chiara e Simone Consonni che hanno vinto tre medaglie all’Olimpiade.
Non sono stati da meno gli atleti paralimpici. C’è stata la gioia di Oney Tapia, a Parigi, nel disco, le innumerevoli medaglie nel nuoto di Barlaam (candidato ad atleta paralimpico europeo dell’anno) Alberto Amodeo, Giulia Terzi o l’oro nei 100 e l’argento nel lungo di Martina Caironi che ha chiuso così la sua carriera. I lombardi si sono fatti valere anche negli sport invernali: nel pattinaggio di figura gli eterni milanesi Charléne Guignard e Marco Fabbri hanno vinto bronzo ai Mondiali di Montreal, conquistando la seconda medaglia iridata della carriera. Stoico pure Matteo Rizzo che con problemi fisici ha conquistato il bronzo agli Europei.
Impossibile non citare il rientro, dopo il brutto infortunio di febbraio di Sofia Goggia. Nemmeno lei credeva che si sarebbe potuta rialzare ancora una volta, invece, dopo più di otto mesi senza sciare è tornata, conquistando dei podi in Coppa del Mondo. Ha chiuso l’anno al meglio pure la milanese di nascita Federica Brignone che ha vinto nel gigante di Semmering. La Lombardia si conferma tra le regioni più vincenti con protagonisti che sono tornati da infortuni, alcuni che sono rimasti un po’ delusi (vedi Jacobs) e altri che proveranno a scrivere pagine importanti. La regione si prepara pure a ospitare, all’Idroscalo, i Mondiali di canoa e paracanoa e si avvicina sempre più il momento di Milano – Cortina.
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